Rescaldina: mancato rinnovo della convenzione con la scuola privata Don Antonio Arioli, il Sindaco precisa

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

La notizia è di quelle che hanno fatto rumore. Sul mancato rinnovo della sua convenzione con l’associazione scuola materna privata “Don Antonio Arioli” l’amministrazione comunale ha così deciso di intervenire per dire la sua.

“La richiesta dell’amministrazione – spiega il sindaco Gilles Ielo in una nota – nasce dall’esigenza di dare pieno adempimento a quanto previsto dalla normativa che da una parte impone la valorizzazione dei beni comunali e dall’altra definisce chiaramente i limiti e le condizioni che regolano i rapporti tra pubblica amministrazione e scuole private”. In questi anni, asserisce ancora Ielo, la situazione a questo riguardo è mutata perché, prosegue, “se inizialmente a Rescalda era essenziale la presenza dell’istituto privato, con l’avvio negli anni novanta e successivo consolidamento del servizio con la scuola per l’infanzia Ferrario di Rescalda, la sede distaccata di Rescaldina e la scuola don Pozzi, ora il servizio pubblico è in grado di rispondere pienamente a tutte le richieste dei cittadini”. Da qui la richiesta formulata dall’amministrazione all’ente di adeguare il canone in quanto “risulta essere ingiustificabile un canone di locazione di 1000 Euro l’anno”.

Tutto ha preso le mosse da una valutazione del canone in relazione all’edificio che ospita il servizio da parte dell’Agenzia delle entrate pari a 34 mila Euro. L’amministrazione aveva “ritenuto congruo e proposto un canone di locazione annuo di 15 mila Euro”. La risposta del presidente don Enrico Vertemati e del consiglio d’amministrazione dell’associazione è stata, aggiunge Ielo, “un’inaspettata richiesta di comodato d’uso gratuito motivata dalle difficoltà economiche dell’associazione”. La convenzione è stata prorogata sino a luglio 2023 con la sospensione temporanea del canone. L’amministrazione comunale, però,. nel contempo, aveva proposto una permuta tra cinema teatro “La Torre”, di cui la parrocchia è proprietaria e la cui inagibilità dura ormai da anni, ed edificio di via Asilo di proprietà del comune. Ciò con un’apposita convenzione da sottoscrivere e con il pensiero dell’amministrazione a cercare di dare nuova vita allo stabile del cinema utilizzandolo poi come risorsa socializzante e culturale. L’Agenzia delle entrate ha compiuto la stima dei due edifici quantificando in 618 mila Euro il valore di quello della scuola e in 809 mila quello del teatro. Tutto in moto rettilineo? Per Ielo, per nulla.

“La risposta ufficiale a questa proposta è stata una non risposta – aggiunge – con un silenzio che risulta ancora più incomprensibile se si considera che la convenzione non determina solo il canone di locazione ma regolamenta anche l’erogazione del contributo di 60,50 Euro per alunno del Piano del diritto allo studio, che l’amministrazione ha voluto inserire in convenzione e ha erogato all’associazione in questi anni”. Qualora, conclude il primo cittadino rescaldinese, l’associazione non dovesse fare pervenire risposta, l’unica soluzione resta “la riconsegna dei locali”. Uno scenario che “l’amministrazione vorrebbe evitare in favore di un percorso condiviso di confronto e dialogo”.

Cristiano Comelli

■ Prima Pagina

Ultim'ora

Altre Storie

Pubblicità

Ultim'ora nazionali

Altre Storie

Pubblicità

contenuti dei partner