Industrie Chimiche Forestali di Marcallo con Casone: un vanto per il nostro territorio

Freschi vincitor dell'"ESG Awards" - il riconoscimento assegnato dall'Osservatorio ECM ESG di Irtop Consulting Milano, nell'ambito di Euronext Growth Milan di Borsa Italiana, il listino delle Società che rendicontano la sostenibilità, punto fermo della filosofia aziendale

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Fresco vincitore dell'”ESG Awards” – il riconoscimento assegnato dall’Osservatorio ECM ESG di Irtop Consulting Milano, nell’ambito di Euronext Growth Milan di Borsa Italiana, il listino delle Società che rendicontano la sostenibilità, punto fermo della sua filosofia e strategia di mercato – il Gruppo ICF – Industrie Chimiche Forestali, ultracentenaria azienda con sede a Marcallo con Casone dal 1987, è in grande fermento in vista dell’assemblea degli azionisti, in calendario lunedì 29 aprile.

ICF SpA, Società di riferimento a livello nazionale e internazionale nella progettazione, produzione e commercializzazione di adesivi e tessuti ad alto contenuto tecnologico, rappresenta una perla – certamente non l’unica – dell’invidiabile collier di aziende leader mondiali nel proprio settore che costellano il nostro territorio. E, a riassumerne le caratteristiche di innovazione, che guardano direttamente negli occhi il futuro, basta leggere la motivazione dell’assegnazione dell’ambìto premio per non avere dubbi: ICF GROUP, “per lo storico impegno rivolto ai criteri ESG e la continua ricerca verso processi e prodotti per una chimica ‘invisibile’ sempre più green e sostenibile”.

Lasciamo la parola a Guido Cami, presidente e CEO del Gruppo, che – al telefono – ha fatto con Ticino Notizie il punto della situazione, in vista appunto dell’imminente assemblea, che raccoglierà nel più significativo evento societario del calendario i 650 soci dell’azienda:

“Nell’esercizio 2023 – ha dichiarato Caimi – la Società ha generato un fatturato di circa 80 milioni di euro con un Ebitda Adjusted di circa 8,9 milioni di euro, double digit a 11,1%, e un indebitamento finanziario netto pari a 10,9 milioni di euro, dei quali 8,3 milioni per leasing immobiliari e di beni e della riclassificazione di affitti secondo i principi contabili IFRS 16, in miglioramento rispetto al 30 giugno (15,8 milioni di euro).
“Come già anticipato nel mese di gennaio, l’attività economica mondiale nel corso del 2023, a causa dell’inflazione e di condizioni di finanziamento stringenti, ha subito un rallentamento che si è riflesso in tutti i settori dove è presente la nostra Società, ovvero la calzatura tecnico-sportiva e del lusso, pelletteria, flexible packaging, automotive e attività industriali.

“Nonostante la riduzione del fatturato, abbiamo lavorato su tutti i costi operativi e la redditività complessiva delle vendite è migliorata realizzando nell’esercizio un Ebitda Adjusted superiore a quello del 2022 sia in termini assoluti che percentuali. La cassa generata ci ha permesso di distribuire dividendi nel 2023, procedere con il piano di buy back approvato dall’Assemblea ad aprile 2022 ed acquisire ad aprile 2023 il ramo d’azienda industriale della Tessitura Langè che ha contribuito al fatturato 2023 per oltre 5 milioni di euro.

“Benchè dunque il 2023 sia stato un anno caratterizzato dall’alta inflazione e da vicende globali che hanno influito sull’andamento generale dell’economia mondiale e in tutti i settori in cui è presente il Gruppo, ICF è riuscita a svolgere le proprie attività migliorando la redditività. Nel corso del 2023 – ci tengo a ribadire questo passo importante – si è conclusa l’acquisizione del ramo d’azienda della Tessitura Langé S.r.l., attiva nella produzione e nella commercializzazione di tessuti di cotone e misti nobilitati attraverso processi industriali interni, con una forte attenzione all’innovazione e alla sostenibilità”.

Ingegner Cami, ci può dare una indicazione sia pur di massima sull’evoluzione del mercato?
“Quello che le posso dire allo stato attuale è che nei primi due mesi del 2024 si è assistito ad una stabilizzazione della domanda sui livelli raggiunti nel secondo semestre dello scorso anno in tutti settori in cui è attiva la Società. La contestuale stabilizzazione del costo delle materie prime, dell’energia elettrica e del gas naturale hanno permesso di mantenere una buona redditività percentuale delle vendite in linea con quanto realizzato nel secondo semestre del 2023. Ciononostante, la situazione di grande incertezza causata dalla pressante tensione internazionale, unitamente al perdurare di un alto livello dei tassi di interesse che hanno causato il rallentamento dell’andamento dell’economia mondiale globalmente intesa, non consentono al management di formulare previsioni certe per il futuro. Ma – consapevoli dei nostri mezzi e degli elevati standard qualitativi che ci caratterizzano da sempre – restiamo comunque fiduciosi”.

Al di là delle rendicontazioni strettamente economiche e gestionali, che cosa ha in animo di dire e trasmettere ai suoi partner nell’imminente, fondamentale appuntamento dell’assemblea societaria?

“Guardi, con tutta franchezza non mancherò di dire ai Soci che, in un contesto internazionale sempre più complesso, a cominciare dalla prospettiva delle normative e delle regolamentazioni, noi siamo sempre più equipaggiati su tutti i fronti per affrontare la sfida che ci attende sul mercato a 360 gradi. Per questo posso affermare con tranquillità che teniamo stretto il futuro del Gruppo nelle nostre mani, fiducioso dei risultati che verranno e che certamente saremo in grado di raccogliere”.

A cura di Massimo Colombo nella foto

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