25 aprile, la solita musica: antifascisti contro Brigata Ebraica e Israele

Scontri e fermi

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Tensione oggi a Milano. Secondo quanto riferisce la Questura di Milano, nel corso della manifestazione indetta per l’Anniversario della Liberazione d’Italia, i reparti inquadrati delle forze dell’ordine sono intervenuti verso le ore 16.00 in piazza Duomo quando, al passaggio davanti il Mc Donald’s, la Brigata Ebraica è stata oggetto di robusta contestazione da parte di un gruppo di giovani nordafricani esagitati. Mentre alcuni ragazzi stranieri sventolavano le bandiere palestinesi a ridosso del servizio di accompagnamento dei City Angels, si è unito a loro un nutrito gruppo di giovani facinorosi, alcuni muniti anche di bastoni, che si è scagliato contro le persone che li dividevano dai manifestanti in corteo inveendo e tentando di colpire cameramen e fotografi che stavano riprendendo la scena.

Due giovani sono stati subito fermati da personale della Polizia di Stato e accompagnati in Questura.Successivamente, verso le ore 16.30, all’interno di piazza Duomo, la porzione di giovani palestinesi attestatasi lì ben prima dell’inizio del corteo, ha sfondato la barriera con transenne predisposta a protezione del palco. Immediatamente intervenuti contingenti delle forze dell’ordine che hanno contenuto il gruppo che attualmente persiste nel tentativo di avvicinamento al palco.

“Io trovo incredibile che si contesti la brigata ebraica e la presenza ebraica in querto
corteo: gli ebrei hanno fatto la resistenza, hanno scritto la costituzione. Dopodiche’ contesto la tensione creatadall’Anpi che ha creato uno slogan offensivo nei confronti dell’Ucraina con il cessate il fuoco ovunque e offensivo nero confronti degli ostaggi perche’ si dimentica, quello slogan, i 134 ostaggi nelle mani di Hamas”.Lo ha detto Daniele Nahum, conigliere comunale e candidato di Azione alle prossime elezioni europee.

“Quella del 25 aprile è la festa della liberazione dell’Italia che riconquistava la democrazia cancellata da vent’anni di dittatura. Non è la festa dei terroristi fondamentalisti islamici di Hamas come alcuni ritengono dovrebbe essere. È una vergogna la strumentalizzazione di questo evento. È una vergogna inneggiare a gruppi di terroristi che hanno massacrato famiglie di ebrei, casa per casa. Del resto c’è un ritorno dell’antisemitismo, un sentimento vergognoso che caratterizzò in maniera turpe il ‘900 anche in Italia. Lo vediamo negli atteggiamenti di alcuni professori universitari, nella violenza di alcuni studenti. Indignano anche giornalisti che introducono esponenti politici chiedendogli: ‘Ma lei è ebrea?’. Quell’episodio della Rai resta uno dei capitoli peggiori di questi giorni. Ed è sconcertante che non abbia portato a conseguenze ed a sanzioni da parte della Rai. È una vergogna che qualche sindacato di giornalisti abbia solidarizzato con chi ha introdotto un ospite in una trasmissione radiofonica chiedendogli: ‘Ma lei è ebrea?’. In queste ore ricordiamo che la Brigata ebraica ha scritto la storia. Chi la insulta ha scritto pagine di vergogna. Chi inneggia ad Hamas è un terrorista come gli esponenti di Hamas. Chi sfila per la libertà, italiano, musulmano, cattolico, ebreo e di qualsiasi religione difende i valori della libertà contro il nazismo, il fascismo ed il comunismo, nello spirito di quella celebre risoluzione approvata dal Parlamento europeo contro ogni totalitarismo e ogni dittatura”. Lo dichiara il presidente dei senatori di FI Maurizio Gasparri, in una nota. (

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