Esuberi alla Moreschi di Vigevano: la protesta della Cub-Tessili

Il Sindacato chiede l'intervento di Governo e Regione Lombardia

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Il sindacato Cub-Tessili contesta lo spostamento in altra sede della produzione nello stabilimento dello storico marchio della Moreschi di Vigevano (Pavia), che produce scarpe di alta qualità, con “una procedura di licenziamento avviata per 59 lavoratori”. La protesta dopo l’annuncio che resteranno operativi solo gli uffici.

“Già dal 2020 la famiglia Moreschi aveva ceduto la maggioranza delle quote a un istituto finanziario svizzero, la Harleys SA, che – ricorda in una nota l’organizzazione sindacale – ha deciso di mantenere a Vigevano il polo progettuale ma di distribuire la produzione del manifatturiero in altre regioni, asserendo che la prevista svolta green sarebbe stata impossibile presso gli stabilimenti nel Pavese. Dopo rassicurazioni sul fatto che tutta la filiera sarebbe comunque rimasta a Vigevano ora dai 300 dipendenti degli anni d’oro ne rimarranno solo 21”.

“Ennesima chiusura del tessile. Le aziende chiudono o passano in mani forti, spesso francesi. L’Italia brilla per assenza di un piano industriale e di risorse finanziarie per difendere un capitale umano e di capacità tecniche che tutto il mondo ci invidia. Infatti tutti fanno shopping da noi. Vigevano e Parabiago sono due capitali storiche della calzatura e vanno difese. Mentre Governo e Regione si guardano in giro e fischiettano”, commenta Hazal Koyunquer, segretaria nazionale Cub-Tessili.

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