Bià. Il disco rotto delle opposizioni che non gradiscono “l’inchino” dell’Amministrazione per l’avvocato Gianni Bosco

Il "cliché manettaro" va ancora in onda. Così la sinistra non lascia in pace l'avvocato Bosco neanche da morto. Alla faccia della presunzione di non colpevolezza. La nota delle minoranze

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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – Recentemente la nostra città è stata scossa da una nuova inchiesta per bancarotta
fraudolenta e riciclaggio, che ha visto il fermo, da parte delle Forze dell’Ordine, dell’Avvocato abbiatense Giovanni Bosco, poi deceduto il giorno stesso a causa di un malore.

Nei giorni successivi sono stati affissi in città dei manifesti riportanti il cordoglio di “Sindaco e Amministrazione Comunale tutta”. Un’operazione del Sindaco Nai che contestiamo per diversi motivi. Prima di tutto, l’espressione “Amministrazione Comunale” include anche i Consiglieri di opposizione, che in nessun modo sono stati coinvolti in questa scelta.

Interpellata informalmente la Vicesindaca Poggi, apprendiamo che la giustificazione del Sindaco sta nell’esistenza di un “protocollo” che prevede il pubblico ricordo delle persone che hanno esercitato funzioni nell’amministrazione locale.

Preso atto dell’esistenza di questo protocollo ci chiediamo perché questo non sia stato applicato per altri concittadini che hanno reso il loro impegno per Abbiategrasso e che di recente ci hanno lasciati? L’ultimo Lucio Da Col, ma da agosto 2023 ricordiamo Taglietti,

Solari, Cerri, Radice, tutti ex Consiglieri e/o Assessori. Secondo Sindaco e Giunta queste
persone hanno reso un servizio meno importante alla Città?

Nella seduta del Consiglio Comunale del 29 aprile, il Sindaco dice che non si ricordava che
Da Col fosse stato consigliere, né che Cerri ci avesse lasciato: la toppa è peggio del buco. In
presenza di un protocollo, il procedimento dovrebbe avvenire in automatico e svolto dagli uffici, a prescindere che il Sindaco pro tempore si ricordi o meno: infatti esiste un archivio con tutte le persone che hanno ricoperto cariche.

È un dato di fatto che gli ultimi anni l’usanza si fosse persa, non rispettando il protocollo: l’affissione recente per l’Avv. Bosco, quindi, tradisce un sollecito politico per questa commemorazione, slegato dalla logica istituzionale e dal rispetto di un protocollo.

Riteniamo doveroso ricordare al Sindaco Nai e alla sua Giunta che le istituzioni non possono essere utilizzate a proprio piacimento, applicando in maniera selettiva un protocollo. Questo modo di porsi e di agire da adito a retropensieri che vorremmo non aleggiassero sulla nostra città; quelle affissioni non paiono un semplice ricordo istituzionale ma un atteggiamento di parte e un inchino all’Avv. Bosco per quello che, evidentemente, ha rappresentato politicamente per questa maggioranza o, quantomeno, per una parte di essa.

Al di là del protocollo, ci chiediamo perché il Sindaco Nai non sia in grado di una elaborazione più critica nei confronti di una figura che più volte ha pubblicamente manifestato insofferenza anche in relazione ai principi di convivenza civile e di rispetto della cosa pubblica.

Spinti dal desiderio di riaffermare ancora di più che delle istituzioni non si fa uso di parte, cogliamo l’occasione per comunicare che a causa del mancato rispetto degli impegni presi con Avviso Pubblico dal Sindaco, abbiamo provveduto a mandare una formale lettera ai vertici dell’associazione AP affinché possano valutare le azioni necessarie nei confronti di questa Giunta.

Partito Democratico
Lista Civica La Città
Ricominciamo Insieme
Giovani per Abbiategrasso

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