Milano dice no a via per Berlusconi e riconosce la Palestina

Polemica nella massima assise

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Ad un anno dalla sua morte la figura di Silvio Berlusconi divide ancora il Consiglio comunale di Milano che ha bocciato, con 25 voti contrari e 12 a favore, la mozione presentata dal consigliere comunale di Forza Italia, Alessandro De Chirico, per intitolargli uno spazio pubblico della città, una via, strada, piazza, parco o edificio in un quartiere in fase di rigenerazione urbana. Non è una sorpresa la bocciatura della mozione visto che secondo le regole devono passare dieci anni dalla morte prima di intitolare un luogo pubblico a qualcuno e anche ieri il sindaco, Giuseppe Sala, ha ribadito che non verrà fatta nessuna deroga.

Il Consiglio comunale di Milano ha invece deciso di riconoscere lo Stato della Palestina. Lo fa con l’approvazione ieri da parte dell’aula, con 23 voti favorevoli e 11 contrari, dell’ordine del giorno presentato dal consigliere dei Verdi Carlo Monguzzi, del Pd Angelica Vasile e di Enrico Fedrighini del gruppo misto. Nella maggioranza di centrosinistra hanno votato contro al documento i consiglieri dei Riformisti Daniele Nahum e Gianmaria Radice. L’ordine del giorno impegna sindaco e giunta “a fare sua e a inoltrare al governo italiano la richiesta di riconoscimento dello Stato di Palestina come stato sovrano e indipendente – si legge -, conformemente alle risoluzioni delle Nazioni Unite, al diritto internazionale e alle indicazioni della risoluzione del Parlamento Europeo. Di affermare la propria solidarietà al popolo palestinese e il suo diritto all’indipendenza e alla sovranità nazionale, oltre che a vivere in pace e ovviamente uguale solidarietà e diritti al popolo israeliano”. Un gesto che hanno fatto “il 70% delle nazioni del mondo – ha detto Monguzzi -. Non è un voto contro qualcosa o contro qualcuno ma un passo per arrivare alla pace”. Una posizione condivisa dal capogruppo del Pd Filippo Barberis. “Il riconoscimento dello Stato di Palestina porta con sé un messaggio politico profondo in questa situazione complessa – ha detto -, cioè che questo conflitto non si può risolvere con la cancellazione di una parte sull’altra, da nessuna delle due parti. Inoltre su questo tema l’aula di Milano ha già espresso una posizione netta e ferma di condanna verso Hamas e quanto successo il 7 ottobre, abbiamo anche richiamato alla necessità di una risposta di Israele nel rispetto del diritto umanitario e internazionale, mentre c’é stata una condanna, su qualsiasi slogan antisemita”.

“Il nostro partito é a favore di due popoli e due Stati – ha detto il capogruppo della Lega Alessandro Verri -. ma ci sono principi che adesso dobbiamo ribadire perché la Palestina adesso é governata da un gruppo terroristico, cioè Hamas, che non può essere riconosciuto”.

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