Magenta, si conclude a 94 anni la lunga militanza a sinistra- politica e istituzionale- di Armanda Dall’Ara

Cordoglio unanime per una persona che ha fatto dell'impegno in politica un esempio per tutti.

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Ci lascia a 94 anni Armanda Dall’Ara, storica esponente della sinistra magentina e già presidente del consiglio comunale a Magenta. A darne notizia sui social è Andrea Friggi sul blog Il Naviglio che scrive:

“Con profondo dolore annunciamo la scomparsa di Armanda Dall’Ara, una donna di straordinari principi politici e di grande umanità. La sua vita è stata un faro di integrità, simpatia e correttezza, illuminando il cammino di coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerla. Il suo impegno instancabile e la sua saggezza hanno influenzato e ispirato molte vite, lasciando un’impronta indelebile nella nostra comunità. Possa il suo esempio continuare a risplendere nel cuore di coloro che l’hanno amata e rispettata.
Che riposi in pace, sapendo che il suo lascito di virtù continuerà a vivere attraverso coloro che ha conosciuto”. Le più sentite condoglianze alla famiglia giungano anche dalla redazione di Ticino Notizie.

“Armanda Dall’Ara, primo presidente donna del consiglio comunale di Magenta, fondatrice del Partito Democratico, già esponente del PCI e dei DS.
Ho avuto l’onore di conoscere da collega la tua passione, l’impegno, la determinazione in una politica dove far sentire la voce delle donne non era affatto facile.
La tua storia andrebbe raccontata nelle scuole cittadine, affinché qualcuna possa raccogliere il tuo testimone di passione civica e impegno politico per la comunità.
Che la terra ti sia lieve. Mlci mancherai…”, commenta su Facebook il dirigente Dem regionale ed ex vicesindaco di Magenta, Paolo Razzano.

Intenso anche il ricordo di Eleonora Preti: “Con Armanda Dall’Ara se ne va un pezzo di storia.
Non solo della comunità magentina, a cui Armanda aveva dato tanto, nei suoi anni di militanza politica retta e appassionata, quindi sedendo tra i banchi delle istituzioni, prima donna a ricoprire l’incarico di Presidente del Consiglio comunale.
Un ruolo che diversi anni dopo ereditai, con l’entusiasmo, ma anche con l’inesperienza dei miei 24 anni.

Armanda mi riservò sempre parole di grande stima e incoraggiamento, in un ideale passaggio di testimone; tuttavia erano soprattutto la sua presenza elegante, i suoi gesti accorati, la voce ferma ma gentile a farti capire che ne valeva la pena, contro ogni razionale evidenza.

Armanda era “una ragazza del secolo scorso” – prendo a prestito l’espressione di un’altra figura illuminata come Rossana Rossanda – che delle pagine più buie del Novecento era stata testimone fin da bambina, cresciuta in una famiglia repubblicana nell’Italia monarchica e fascista.

Armanda dava lezioni di vita e di storia con garbo e discrezione, era capace di emozionarsi ed emozionare, scavando nella memoria di un passato che lottava perché non fosse sbiadito dallo scorrere del tempo e dall’indifferenza dei tempi moderni.

Per questo amava circondarsi di giovani, che contagiava con il suo inimitabile sorriso.

“Fate del vostro meglio con impegno, ma anche con gioia”.

Non sarà facile, ma cercheremo di esserne all’altezza.

Grazie di tutto, Armanda, riposa in pace”.

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