Condannare ad altri 3 anni, 4 mesi e 20 giorni Alberto Genovese, in continuazione con la pena già inflitta: è la richiesta dei pm di Milano Rosaria Stagnaro e Paolo Filippini, nel corso dell’udienza, con rito abbreviato davanti al gup Chiara Valori, per l’ex imprenditore già condannato definitivamente a 6 anni e 11 mesi per aver drogato e violentato 2 ragazze.Genovese è a processo con rito abbreviato nel filone bis delle inchieste per i festini a base di droga e violenze sessuali organizzate dell’ex re delle start up, assistito dagli avvocati Davide Ferrari e Salvatore Scuto, a Terrazza Sentimento.I pm hanno chiesto anche una condanna a 5 anni di reclusione per Daniele Leali, ex dj e amico di Genovese, che deve rispondere anche dell’accusa di intralcio alla giustizia.
Per Sarah Borruso, ex fidanzata di Genovese, difesa dall’avvocato Gianmaria Palminteri anche lei già condannata, a 3 anni, che in questo processo è accusata di due episodi: una violenza sessuale di gruppo su una 20enne avvenuta il 9 maggio 2020 e il tentato stupro del 25 febbraio 2020 ai danni di una 22enne.”Abbiamo replicato alle accuse e detto che siamo estranei a questi fatti. Confidiamo nella giustizia e nel lavoro della magistratura”, ha detto Daniele Leali, al termine dell’udienza. “I fatti che sono successi non ci riguardano in prima persona, perciò abbiamo contestato queste accuse – ha affermato – C’era un consumo di gruppo di una cerchia di amici che avevano accordi su come venivano eseguite queste feste, ma sicuramente non c’era altro”. Leali spiega di non aver “mai dato né promesso soldi”. Rivedere Genovese oggi in aula “è stato emozionante, tanti ricordi e tante cose vissute assieme”.”Ci siamo guardati, stretti la mano e fatti un saluto con dei cenni. È una persona che da già quattro anni vive in carcere, l’ho trovato provato. Sicuramente la paura c’è, ma io sono tranquillo e sicuro delle dichiarazioni che ho fornito, il gran lavoro della magistratura potrà appurare che le cose che ho detto sono vere”, ha sottolineato.
La prossima udienza è stata fissata per l’11 giugno quando prenderanno la parola gli avvocati di parte civile e i legali di Alberto Genovese, Salvatore Scuto e Davide Ferrari. Nell’udienza del 2 luglio, la difesa terminerà il proprio intervento. In quella occasione parleranno anche gli avvocati di Borruso e di Leali. I fatti contestati dal procuratore aggiunto di Milano Letizia Mannella e i pm Paolo Filippini e Rosaria Stagnaro coprono un arco temporale che va da marzo 2019 e novembre 2020, tra Milano, Ibiza e Formentera. Gli abusi sarebbero stati commessi su due ragazze costrette a subire “atti sessuali” in “condizioni di inferiorità fisica o psichica” dovuta alla somministrazione di droghe che le avrebbe messe in uno stato di “totale o semi incoscienza”. Le accuse sono a vario titolo di violenza sessuali aggravata e di gruppo, una tentata violenza sessuale, detenzione di materiale pedopornografico, intralcio alla giustizia.