Meteo. L’Italia è divisa in due, un dato di fatto.

Anche nelle previsioni del tempo servirebbe un po' di onestà intellettuale. Marcello Mazzoleni ci spiega il perchè

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Prepariamoci in questi giorni di festività pasquali al più classico dei luoghi comuni mediatici, da fare quasi impallidire al confronto Cesare e il suo Gallia est omnis divisa in partes tres.

Non è mai facile sfatare i luoghi comuni, ma in nome della nostra integrità intellettuale questo ed altro. Puntualmente, come ogni volta che piove seriamente qui al nordovest, ecco infatti spuntare la notizia che al sud fa molto caldo, presentataci peraltro come se fosse qualcosa di straordinario, in antitesi con il fresco, con la pioggia e con la neve sulle Alpi qui al nord.

Per come è disposta l’Italia, purtroppo non hanno ancora inventato un sistema per far piovere abbondantemente qui al nord, senza richiamo di aria umida e mite da libeccio, ostro o scirocco che impattando sulle Alpi e sugli Appennini scarica al suolo sotto forma di precipitazioni tutta la propria umidità. Al sud e in particolare in Sicilia, invece la medesima massa d’aria è ancora relativamente asciutta perché non si è ancora caricata di umidità nel transito sul Mediterraneo e dunque c’è il sole.
Sono alcune decine di milioni di anni che capitano queste cose, almeno da quando la nostra Penisola ha assunto la forma attuale e che ci sono sempre circa venti gradi di differenza tra Torino e Palermo in queste situazioni. Come in inverno quando nevica con zero gradi a Torino ci arrivano le immagini di Mondello con venti gradi e la gente in spiaggia, in primavera e in autunno come adesso se qui piove con dieci gradi, a Palermo ce ne saranno trenta e in estate quando qui piove con venti e a Palermo con effetto favonico ne farà quaranta. Non si scappa.

Quando poi in aprile farà freddo e pioverà al sud con neve in Appennino fino a medio-bassa quota con correnti settentrionali, vedremo come qui al nordovest saremo invece con tempo soleggiato e fasi di stabilità atmosferica. Sono le basi, l’abc del clima italiano: totalmente sconosciute a chi si occupa di informazione e anche chi si occupa di meteo ne parla come se fossimo di fronte a chissà quale assurdità, quando èin realtà la più assoluta normalità e non meriterebbe neanche attenzione.

Non chiedo praticamente mai di condividere i messaggi che scrivo perché l’ultimo dei miei obiettivi nella vita è avere like e followers, però in nome della nostra integrità intellettuale oggi chiedo di condividere il più possibile queste mie parole. Siamo un paese esteso lungo i meridiani, e non credo che in Cile, in Argentina o in Svezia ogni volta che tra il nord e il sud ci sono palesi differenze di tempo e di temperature alla gente tocchi sorbirsi delle ovvietà, per di più spacciate come l’anticamera della fine del mondo. In Italia, invece, ci tocca anche questo.

Teniamo duro e teniamo anche un ombrello a portata di mano, non solo qui al nordovest durante le festività pasquali e buon proseguimento.

■ Prima Pagina

Ultim'ora

Altre Storie

Pubblicità

Ultim'ora nazionali

Altre Storie

Pubblicità

contenuti dei partner