Il Distretto del Commercio Alto Milanese fa scuola anche in Regione Lombardia

Incontro istituzionale alla presenza dell'Assessore Guido Guidesi sul tema: ‘Quale futuro per i Distretti del commercio in Lombardia?’

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Un’esperienza che fa ‘scuola’. Regione Lombardia, con l’Assessore allo Sviluppo Economico
Guido Guidesi, ha promosso un incontro dal titolo ‘Quale futuro per i Distretti del commercio in
Lombardia’ presso la prestigiosa Sala Biagi di Palazzo Lombardia.

Un appuntamento per riflettere su cosa vuol dire fare distretto e come si sono evolute queste forme di rappresentanza, che in Lombardia son state sperimentate da ormai 15 anni, per “volare in alto come speranza e cambiamento. I distretti agricoli, di laghi, montagna, manifatturiero, commercio,… sono
opportunità che connettono le attività economiche in cerca di sviluppo”.

La realtà dei ‘Distretti del Commercio’ si son sviluppati a partire da 15 anni fa dai primi distretti,
realtà che tengono insieme il territorio. “Lo stare insieme è già il primo successo. In questi anni si
son persi più di 2304 negozi nonostante l’attività e l’impegno dei titolari. Dove son attivi i Distretti
è confermato che la percentuale di chiusure è più bassa”.

Nel territorio lombardo sono attivi 187 distretti (124 sovracomunali e 63 urbani) coinvolgendo oltre
816 comune lombardi. All’incontro, con rappresentanti politici e tecnici di tutte le realtà regionali, hanno presenziato anche alcune figure istituzionali che coordinano e collaborano con la realtà dell’Alto Milanese: Luigi Gariboldi (assessore di Inveruno, comune capofila, che collabora con Arconate, Bernate Ticino, Buscate, Cuggiono, Magnago); Emiliano Crotti di Europartner che ha curato il progetto che ha
ottenuto uno dei finanziamenti più alti da parte di Regione Lombardia; Simone Ganzebi di
Confcommercio che è stato scelto tra i sei relatori ufficiali per esporre i progetti fin qui realizzati.

“Il successo del DID Alto Milanese è stato quello di un approccio molto semplificato, mettendo a
terra un progetto semplice e facilmente applicabile, portando le imprese a sentirsi coinvolte. Non
solo contributi e finanziamenti, inteso come erogatore di fondi, ma investimenti pubblici e privati
che si sono sviluppati in una direzione chiara e precisa. Una modalità che ha permesso di realizzare
incontri con le imprese; generare un circuito virtuoso capace di garantire funzionalità e attrattività;
nutrire fiducia da parte degli imprenditore; sviluppare un prodotto digitale in evoluzione che sarà il
Marketplace territoriale”.

Aver potuto presentare, davanti alla platea regionale, l’esempio del nostro DID Alto Milanese (in un
contesto in cui gli altri presentanti erano di città come Varese, Brescia e Bergamo) è la
testimonianza di un impegno concreto, preciso, coordinato e ben radicato nel territorio per cercare
di sostenere le attività ed il commercio locale, facendo rete verso un territorio che guarda al futuro.

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