Magenta: quando i murales diventano opere d’arte. Su ‘Sei di Magenta se…’ impazza il sondaggio lanciato da Alessio Bosani

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MAGENTA – “Vorrei il vostro parere su questi murales, per me sono stupende opere d’arte…. non credo siano legali, io comunque farei dipingere anche gli altri pilastri del cavalcavia che da Magenta porta a Mesero …. cosa ne pensate? Vandalismo o arte?”.

Poche parole, ma chiarissime per lanciare una sorta di sondaggio rispetto ai cosiddetti Murales e, soprattutto, sul valore e la creatività di chi definisce gli autori di questi soggetti con tono dispregiativo ‘graffittari’…

Anche a noi non era passato inosservata la cosa transitando di lì qualche tempo fa. In pratica tutto il cavalcavia che da Magenta porta a Mesero e, di conseguenza, all’imbocca della Milano Torino è pieno di queste creazioni che rimandano ai manga guerrieri giapponesi.

Confessiamo di non essere dei grandi esperti del genere. Soprattutto quanto a fumetti. Però la questione sollevata dal buon Alessio attraverso il gruppo SEI DI MAGENTA SE… ha certamente una sua ratio di fondo. Specie in un’epoca nella quale vediamo dei sedicenti ambientalisti politici (per noi dei criminali a tutti gli effetti), fare scempio di opere d’arte. Vedasi anche la Galleria di Milano o lo stesso statua che campeggia in Piazza del Duomo recentemente ripulita. Per non parlare di che cosa è stato fatto a Firenze con l’intervento anche del Sindaco Nardella, un primo cittadino in prima linea a tutti gli effetti…

Tornando invece ai ‘writers sani’ anche a Magenta città ci sono stati già degli esperimenti del genere, in alcuni casi (vedi il murales realizzato nei pressi dello Stadio per esempio) anche con il sostegno di Amministrazioni comunali. Si dovrebbe proseguire su questa strada, magari con dei veri e propri progetti sostenuto dall’Assessorato che si occupa di Politiche Giovanili.

Perché certamente il concetto è più che mai corretto: piuttosto di lasciare spazi vuoti, grigi e cadenti, molto meglio dare spazio dentro a regole certe e sicuro, all’estro di chi non può certamente esser definito un ‘teppista’, ma anche a nostro avviso è un’artista con tutti i crismi.

Un punto di vista il nostro che fa il paio con la maggior parte dei commenti che stanno spuntando a fiume sui social. Quando i social, se usati bene, servono per far emergere prospettive di buon senso.

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