CASSINETTA/ROMA – La legge del Cannibale, che non fa sconti a nessuno e frange le acque della piscina senza lasciare alcuna speranza agli avversari. Solo secondi posti, per loro.
I mesi del lockdown non hanno di certo affievolito la forza e la classe di Simone Barlaam, il campione 20enne di nuoto paralimpico che da Cassinetta viaggia in tutto il mondo per primeggiare e inanellare medaglie e record.
Nei giorni scorsi Simone ha infilato una doppietta incredibile: dapprima, al Trofeo internazionale di nuoto Sette Colli a Roma ha nuotato i 50 dorso maschili con un tempo di 27.81, nuovo record del mondo nel nuovo paralimpico.
Simone, che nuota con la Polha Varese, ha inanellato una serie di prestazioni da medaglia nella categoria S9. Come l’ultima impresa messa a segno a Roma.
L’altro show di Simone è andato in scena ieri. Dopo aver migliorato il record nei 50 dorso S9, ieri Barlaam si è ripetuto nei 100 stile libero, disciplina paralimpica ai prossimi Giochi di Tokyo, con il tempo di 53’’56: “Ancora un fantastico record del mondo per Simone Barlaam che anche oggi ha scritto un pezzo di storia del nuoto paralimpico e dello sport italiano”, esulta il numero uno del Comitato italiano paralimpico Luca Pancalli.
Simone (nella foto sopra col suo massofisioterapista di fiducia, Paolo Noè da Robecco, ex ciclista e fratello della già maglia Rosa Andrea) ci ha abituato ormai da tempo a ruolini eclatanti, ma a Roma si è davvero superato.
E sin da ora cresce l’attesa per i Giochi Olimpici di Tokyo 2021, dove il 20enne di Cassinetta vuole portare il Tricolore sul gradino più alto del podio. E non soltanto uno..
F.P.
