Il gip di Milano Luca Milani ha convalidato il sequestro da 64,7 milioni di euro disposto dal pm Paolo Storari nei confronti della catena di supermercati GS nell’ambito dell’inchiesta della Guardia di finanza per false fatture e frode fiscale Iva negli appalti della logistica della società del gruppo Carrefour. E’ stata fissata per 17 maggio l’udienza sulla richiesta del pm del divieto di misure per un anno di pubblicizzare beni e servizi. Secondo il gip GS ha “ottenuto benefici di natura economica e non – si legge nelle 58 pagine del provvedimento – dovuti alla estrema flessibilità della forza lavoro” e al pagamento di “tariffe assolutamente inadeguate” grazie agli “stratagemmi di vario genere” messi in campo dai suoi “fornitori” e “appaltatori” come le “irregolarità fiscali, la forte esposizione nei confronti dell’Erario”.
Quei contratti d’appalto “utilizzati per fornire forza lavoro” sarebbero in realtà delle “mere somministrazioni di manodopera” al servizio di “un meccanismo di frode” che avrebbe il “solo scopo di fornire al colosso della grande distribuzione le fatture da impiegare in dichiarazione per ottenere indebite detrazioni e crediti Iva”. Oltre a GS spa, coinvolta per la legge sulla responsabilità amministrativa degli enti, nell’inchiesta del Nucleo di polizia economico finanziaria sulle “società serbatoi” negli appalti di GS, sono indagati i 4 dirigenti della catena controllata al 99,8% da Carrefour Italia e firmatari delle dichiarazioni Iva fra 2018 e 2022. Gli inquirenti avrebbero scoperto – come in numerose inchieste simili – un sistema che avrebbe contribuito al “sistematico sfruttamento dei lavoratori” e “ingentissimi danni all’erario”. Il gruppo della grande distribuzione, con un giro d’affari da 4,4 miliardi e oltre 1.500 punti vendita in Italia, aveva già accantonato sui conti correnti i 64,7 milioni in autotutela nei giorni scorsi.
