Le cicogne del Pavese trovano un nuovo nido: la torre telefonica..

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PAVIA – La coppia di cicogna tornava ogni anno sopra una vecchia gru, che però sarebbe stata rimossa. L’unica soluzione, per evitare di perdere il loro arrivo considerato beneagurante, era quella di utilizzare una torre telefonica.

Il sindaco del comune di Inverno e Monteleone, in provincia di Pavia, ha allora chiamato Inwit, che gestisce la torre. E’ stata così realizzata dalla società una piattaforma circolare che potesse aiutare la costruzione del nuovo nido. Risultato: le cicogne sono tornate e, visto che la vecchia gru era stata rimossa, la coppia si è allontanata di qualche centinaia di metri ed ha scelto di nidificare sulla torre telefonica. “Vogliamo ringraziare Inwit che è stata da subito disponibile ad aiutarci e a non far perdere alle cicogne la loro casa – ha dichiarato il sindaco, Andrea Lazzari – Il nostro comune è da sempre attento alle esigenze anche degli animali, le cicogne sono da sempre un simbolo di rinascita e di buon auspicio e non potevamo farle andare via”. “L’ambiente è uno dei pilastri della strategia del nostro Piano di Sostenibilità e la tutela della biodiversità è uno dei temi rilevanti per noi e per i nostri stakeholder”, ha dichiarato Michelangelo Suigo, che dirige anche il settore della sostenibilità della società delle torri telefoniche – è stato per noi naturale raccogliere l’invito di Comune e Regione Lombardia e adeguare la nostra torre con una piattaforma che potesse ospitare anche la nuova casa per le cicogne”. L’ambiente è tra i temi su cui la società pone attenzione, tanto da aver avviato collaborazioni con il Wwf per il monitoraggio di incendi in alcune ‘Oasi’ e con Legambiente per testare la qualità dell’aria in alcuni Parchi nazionali dell’Appennino centrale. “La cicogna che ogni anno torna nello stesso posto per costruire il suo nido è un evento benaugurante – ha commentato l’assessore all’Ambiente della Regione Lombardia Giorgio Maione – Nella tradizione popolare infatti è un volatile simbolo di fecondità e gioia. Accogliamo dunque i buoni auspici che ci porta”.

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