Con il finire del decennio Novanta si ingrossava la mia panza!!!!che era grossa come l’isola di Ponza e la danza in campo non era più possibile ….
Il Presidentissimo Farinelli prima e Don Nicola e il giovane presidente Presta poi mi avevano messo come speaker e sponsor man …
I miei sogni di gloria di giocare per la squadra della mia città però non furono uccisi dal sovrappeso o dai fast food o salami suini, ma dal mio piede ad uncino e la voglia di correre pari ad andare in un ristorante vegano.
Il Bellotti era la mia casa anche perché mia madre non voleva che sporcassi o assaltassi il frigorifero …quindi andavo al campo dove c’era un fornito bar a riempirmi lo stomaco …
Romentino era il paese dove ho vissuto gli anni del liceo scelto da mia madre perché sapeva il mio senso d’orientamento pari a quello di un criceto e aveva paura di chiamare chi l’ha visto…
Respiravo aria di spogliatoio e di dirigenza ma pure i panini con salamella e patatine …fritte.
Le pizze mangiate col mitico magazziniere Giovanni uomo burbero e duro all’apparenza ma gran lavoratore e con un gran cuore …si , mi avanzava sempre una bella parte di pizza …
Un uomo che ho conosciuto nelle fasi della sua vita al campo sportivo dalla forza imperiosa fino alla caduta del fisico e la fine del Cerano Calcio di Farinelli …
Più il tempo passava e più era grossa la parte di pizza avanzata fino a quell’ultima fetta ..li appresi che il nostro tempo di compagni di merende era finito …
Una tragedia non avere più il contorno pallonaro cittadino fino alla chiamata della Chiesa con Don Nicola che riuscì a farmi frequentare l’oratorio …visto che non usciva mai dalla canonica …
Una squadra rivolta ai giovani ma quando sali di categoria devi attingere anche da fuori paese e l’ingresso nel calcio regionale che conta e l’arrivo del giovane ed energico Presta portò la mia memoria indietro di anni …
L’eccellenza …la categoria ad un passo dal semiprofessionismo …alle porte del cielo del pallone ..
Le Domeniche al campo erano caratterizzate da tantissime persone e l’idioma o dialetto ceranese che girava nell’aria con tutta la sua ruvida bellezza e avversità per gli ospiti …
Nel corso degli anni molti ceranesi hanno fatto l’ultimo viale marchetti verso l’eterno e il pubblico indigeno con gli anni fu soppiantato dai nuovi abitanti, ma l’entusiasmo era sempre tanto e forte magico sapore …
La nostra zona è così magica e maligna, ibridamente saporita divisa tra il Piemonte e le porte di Milano …
Nel corso di questi decenni Romentino ha recuperato molto su Cerano e ha messo un bel margine di distacco sia calcistico urbano e sociale …
Una attenta e giusta riqualificazione urbana e lo sviluppo della circonvallazione esterna l’ha fatto uscire dalla tenaglia dei due comune limitrofi più imponenti (Galliate e Trecate) ..
Dalla promozione e alle sfide territoriali alla serie D e alle sfide con realtà imponenti per la struttura dello sport calcio …
Il pallone è veramente rotondo perché gira e rotola e non si ferma mai e bisogna sempre giocarlo …
Domenica il sogno Novara arriverà e il mio pensiero andrà al passato che molti dei giocatori non hanno vissuto per anagrafe ma una squadra di calcio , specialmente locale, è una promozione, emozione, storia e vita del territorio …
Viviamo questa Domenica perché non si sa quando potremmo riassaporarla ma resterà nella nostra storia …
La nostra storia pallonara che ha contribuito a fare crescere ed integrare generazioni e creare socialità purtroppo a Cerano in passato qualche governante non ha capito …anzi ancora peggio non la conosceva ,,,
A Domenica …e vincano le emozioni !!!
Massimo Moletti