Nel processo a carico di Adilma Pereira Carneiro, 49 anni, di origini brasiliane, e di altre sette persone per l’omicidio di Fabio Ravasio, compagno della donna, avvenuto lo scorso 9 agosto a Parabiago, la Corte d’Assise del tribunale di Busto Arsizio (Varese) presieduta da Giuseppe Fazio, ha accolto la richiesta di perizia psichiatrica a carico di Marcello Trifone, marito della 49enne.
Trifone, che nella ricostruzione dell’accusa era sulla finta auto pirata che investì e uccise Ravasio simulando un incidente, è stato valutato in carcere da un consulente della difesa secondo il quale l’uomo è affetto da un grave disturbo della personalità ed “era incapace di intendere e di volere al momento del fatto” pur avendo “modeste ma sufficienti capacità di stare in giudizio”.
Trifone è consapevole di trovarsi in carcere e di stare affrontando un processo. Il perito, che giurerà davanti alla Corte il prossimo 3 marzo, dovrà valutare la capacità o meno dell’imputato sia al momento del fatto che di stare in giudizio oltre che la pericolosità sociale.
La Corte ha invece rigettato la richiesta di perizia per Igor Benedito, figlio della 49enne, per l’accusa alla guida dell’auto che uccise Ravasio, non in relazione alla capacità di stare in giudizio del 26enne ma della capacità di intendere e di volere al momento del fatto.