MILANO – “L’odierno sciopero nazionale dei taxi cominciato alle ore 8 trova le sue ‘ragioni’ nei tanti e piccoli problemi che la nostra categoria vive e subisce da diverso tempo. La pandemia ha acuito vecchi problemi e ne ha generati di nuovi”. È il commento di Emilio Boccalini, presidente di Taxiblu 02.4040, che è “il più grande radiotaxi di Milano”. “Non voglio fare la classifica delle città, perché ogni lavoratore, ogni collega ha pari dignità e purtroppo ha gli stessi problemi indipendentemente dalla città in cui lavora. Ma è chiaro – sottolinea – che queste problematiche in una città come Milano credo si percepiscano e amplifichino ancora di più perché ci colpiscono su diversi fronti.
Pensiamo al fenomeno dell’abusivismo o anche a solo quanto le multinazionali che gestiscono certe piattaforme abbiano in questi anni più volte, in virtù anche di leggi con troppe zone grigie, provato a distruggere il nostro lavoro, infischiandosene delle regole. Il tutto in nome di una maggiore libertà, sbandierata da aziende estere che nemmeno pagavano le tasse in Italia. E poi è arrivato il 2020, con i problemi legati alla pandemia che ancora oggi si fanno più forti e spietati per chi come noi vive del contatto col pubblico e degli spostamenti. Da mesi non si vedono turisti a Milano”, fa notare Boccalini.