Magenta, la santella dell’Annunciazione in via Garibaldi e i ricordi di Maddalena Miramonti

Un vero capolavoro all'interno di una vecchia corte. La santella venne realizzata agli inizi del secolo scorso e conserva ancora i suoi tratti caratteristici.

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Si nascondono veri tesori nelle vecchie corti del centro di Magenta. Abbiamo incontrato l’altro giorno Maddalena Miramonti che ci ha parlato della santella che si trova nel suo cortile. Ci troviamo in via Garibaldi, di fronte alla piazzetta Parmigiani. Sul lato opposto c’è l’oratorio di San Martino e dal cortile si apprezza la vista del campanile della basilica. Dentro, nel cortile, c’è la Madonna dell’Annunciazione, che realizzò il suocero agli inizi del secolo scorso. “Era questo il cortile degli ebrei, – ricorda Maddalena – ma tutti erano molto devoti e volevano togliere quell’appellativo perché era intenso come il cortile dei non credenti. Mio suocero che, era bravissimo a disegnare, fece questa Madonna e tutti le erano devoti. Di tanto in tanto ci si ritrovava a dire il Rosario ed è diventato il cortile dell’Annunciazione. Negli ultimi anni, dal nome di Peppo il nonno che era grande e grosso, divenne il cortile del Pipon. Per poi diventare per sempre il cortile dell’Annunciazione”.

Una bella storia, ricordi indelebili per Maddalena. Ci troviamo in una vecchia corte dove gli anni passati hanno cambiato tante cose. Non ci si sofferma più davanti a quella santella a recitare il Rosario. Gli abitanti di oggi non sono più quelli di una volta. Pare sia del 1907 quella santella di Ettore Miramonti, dipinta su tela di sacco e tenuta molto bene. “La scorsa settimana in via Solferino abbiamo visto un’altra Annunciazione – commenta Francesco Bigogno – l’Angelo Gabriele disse ‘rallegrati piena di grazia, il Signore è con te’. E’ questo il lato forte del Cristianesimo perché la Madonna, per tutti, rappresenta la mamma. Vedere ancora nel centro di Magenta una santella con l’Annunciazione ci fa davvero piacere e ne abbiamo la testimonianza. Questo deve essere di buon auspicio”.

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