Sedriano: giovani occupano il locale riunione alle Aler, musica a tutto volume fino a notte fonda. Residenti infuriati

Una situazione che continua dall'inizio del mese di dicembre. Secondo il consigliere di opposizione Alfredo Celeste Aler deve farsi carico di una questione che va considerata come ordine pubblico.

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Non ne possono più i residenti delle case Aler a Sedriano. Dall’inizio del mese di dicembre dello scorso anno un gruppo di giovani ha occupato il locale riunioni del complesso popolare di via Fagnani. Entrano di sera e vi rimangono fino a notte fonda con musica ad altissimo volume e probabile consumo di alcol e stupefacenti. Il complesso di via Fagnani è dotato di cancelli, che non vengono mai chiusi, per accedere ai box. Hanno cominciato ad occupare il locale riunioni con l’inizio del freddo intenso, mentre prima si ritrovavano sotto i portici sempre alle case Aler.

Hanno provveduto a schermare le finestre con delle suppellettili in modo che non si possa vedere quel che succede dentro il locale. Per i residenti sono diventati un incubo e non sanno cosa fare. Parlare con quei ragazzi diventa un rischio. Potrebbero essere sotto l’effetto di stupefacenti e avere reazioni violente dietro il rimprovero di qualcuno. Le forze dell’ordine sono intervenute, ma senza risultati. All’interno del locale hanno piazzato anche un materasso. Ma chi sono questi ragazzi? Arrivano quasi tutti da fuori Sedriano. Da Magenta, Corbetta, da Cornaredo. Arrivano con lo scooter o perfino con il monopattino. “Avevo già sollevato tempo addietro questo problema – afferma il consigliere di opposizione del gruppo Noi con Sedriano e Roveda Alfredo Celeste – ottenendo un riscontro perché l’amministrazione prese atto del problema. Ma, a conti fatti, per i residenti non si è arrivati ad alcuna soluzione”.

Alle Aler di via Fagnani i problemi sono tanti. Alcuni mesi fa venne incendiato un motorino all’interno del complesso popolare e, ad oggi, nessuno lo ha spostato. “Auspichiamo che Aler intervenga per quei ragazzi che disturbano la quiete di un intero palazzo – conclude Celeste – E’ una questione di ordine pubblico e come tale va trattata. Quel che accade fino a notte fonda in quel locale si ripercuote sui residenti che hanno tutto il diritto di vivere tranquilli nelle loro abitazioni”.

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