Il Proust del mese con la prof. Elena Di Caro

Insegnante di Italiano e Latino per oltre quarant’anni, di cui più di venti presso il Liceo Quasimodo. Oltre alla passione per l’insegnamento quella per il giornalismo , collabora infatti con alcune testate online e tiene corsi di formazione sulla Comunicazione.

Il Proust di aprile con Valentina Campana

Il tratto principale del suo carattere? La capacità di adattarmi alle situazioni. La qualità che preferisce in un uomo? La lealtà. E in una donna? Sempre la lealtà. Il...

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Il tratto principale del suo carattere? Una buona capacità di comunicazione e di entrare rapidamente in sintonia con gli altri.

La qualità che preferisce in un uomo? Il senso dell’umorismo.

E in una donna? L’eleganza nei modi e nell’abbigliamento, ma anche il desiderio di essere autonoma e indipendente.

Il suo principale difetto? Prima parlo e poi penso. Mi sono spesso pentita di non aver taciuto, ma è più forte di me.

Il suo sogno di felicità? Una casa da cui si veda il mare.

Il suo rimpianto? Essere stata troppo razionale nelle mie scelte per molti anni, trascurando le emozioni.

Il giorno più felice della sua vita? La nascita dei miei figli.

E il più infelice? La morte improvvisa di mia madre quando avevo 23 anni.

L’ultima volta che ha pianto? Quando sono andata in pensione e mi sono resa conto che non tutto si può controllare con la razionalità.

La sua occupazione preferita? Leggere, scrivere, parlare … in una parola insegnare.

Materia scolastica preferita? Italiano e Filosofia.

Autori preferiti? I romanzieri francesi e russi dell’800.

Libro preferito? ‘Madame Bovary’ di Flaubert.

Attore e attrice preferiti? Robin Williams e Meryl Streep.

Film cult? ‘Delitto perfetto’di Hitchcock (la creazione della suspense in questo film era il tema della mia tesi di laurea).

La canzone che canta sotto la doccia? Non canto: è l’unico momento in cui mi costringo a non aprir bocca.

Colore preferito? Rosso.

Fiore preferito? Fiori di zucca (fritti con l’acciughina…).

Città preferita? Se devo sceglierne una, dico Siracusa, ma ogni luogo può essere bello, dipende dalla compagnia.

Personaggio storico più ammirato? Muzio Scevola per il coraggio di ammettere la propria colpa e di autopunirsi.

Personaggio politico più detestato? Tutti i radical-chic.

Il dono di natura che vorrebbe avere? Saper suonare uno strumento musicale.

Se dovesse cambiare qualcosa del suo fisico, cosa cambierebbe? Da ragazza non mi piaceva quasi niente di me. Ero l’esatto contrario dei modelli di riferimento di allora. Oggi ho imparato ad accettare il mio fisico e persino a piacermi.

Stato d’animo attuale? Interlocutorio su alcuni miei progetti di vita, ma consapevole del tempo che passa e che intendo vivere appieno, per quanto mi sarà concesso.

Le colpe che le ispirano maggior indulgenza? Con gli anni ho imparato ad essere meno intransigente con le debolezze umane.

Come vorrebbe morire? All’improvviso, ma soprattutto vorrei che la morte mi trovasse viva.

Il suo motto? “Niente se mi considero, molto se mi confronto”. Ho scoperto che è una frase di Sant’Agostino, ma in realtà l’ho sempre vista scritta in un quadretto, appeso in casa dei miei genitori, senza capire per anni la profonda verità che celava.

Sogno nel cassetto? Scrivere un libro.

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