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Terrore all’ora di Storia: “Ragazzi scusatemi”, poi estrae un coltello e accoltella la professoressa

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«Ragazzi scusatemi». Le ultime parole del sedicenne prima di accoltellare la sua insegnante. Erano le 8.30, i ragazzi dell’Itis Alessandrini, liceo scienze applicate, di Abbiategrasso erano impegnati nella prima ora di storia con la professoressa. E’ entrato anche il sedicenne. In silenzio. Gli alunni si sono divisi in gruppi. Per mezzora lui non ha detto niente. Poi si è scusato con gli amici, ha cominciato a ravanare nel suo zaino e ha estratto una pistola e un coltello. Si è diretto verso l’insegnante, in quel momento girata di spalle, e l’ha accoltellata per due o forse tre volte.

ABBIATEGRASSO – Ferendola all’avambraccio. In classe è il caos. Tutti cominciano a scappare, l’insegnante stessa cerca di correre. Nessuno sente gli spari provenire da quella che risulterà essere un’arma giocattolo. Poi lui, l’aggressore bambino, lascia uscire tutti. E crolla. Non dice più nulla, finché lo vedono ammanettato alla barella mentre gli prestano i primi medicamenti sul posto. Si è procurato delle lesioni. Aveva gli occhi spiritati, fissi nel vuoto. Lo hanno portato al San Carlo in codice giallo. «Eravamo nella classe vicina – racconta un altro studente della stessa scuola – quando la nostra professoressa è tornata dicendo che c’era un ragazzo armato non volevamo crederci. Ci hanno detto di mettere i banchi per bloccare la porta perché nella nostra scuola le classi non si chiudono a chiave. Avevamo paura. Quando noi siamo usciti lui lo avevano appena portato fuori dall’edificio. Dal frastuono iniziale eravamo passati al silenzio totale. Un silenzio che metteva paura perché non sapevamo cosa fosse accaduto».Una scena surreale, impossibile da credere. Nella classe di quel ragazzo i pensieri si susseguivano. Quando sembrava che le acque si fossero calmate sono usciti.

«Abbiamo scortato la nostra professoressa che era appena tornata dopo tre mesi di riabilitazione – aggiunge – quasi a volerla proteggere». Ma chi è quel ragazzo che questa mattina ad Abbiategrasso ha scatenato l’inferno? A scuola non andava male. Da alcuni era considerato taciturno, da altri uno come tutti gli altri. Famiglia senza problemi. Ma recentemente qualcosa era successo. Al punto che il preside, professor Michele Raffaeli aveva convocato i genitori per un colloquio che si sarebbe dovuto tenere proprio domani mattina. Forse un brutto voto, la preoccupazione per quel colloquio, la fine dell’anno scolastico che si avvicina. E la tensione che si è accumulata è esplosa questa mattina come una bomba.

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