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Roboetologia, il progetto che unisce le scuole all’Università, perchè “l’importante è crederci!”

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Due giorni a Magenta per parlare di robot e animali, ma soprattutto di metodo scientifico.

MAGENTA – Venerdi 19 e sabato 20 maggio presso la Sala Consiliare di Magenta ha fatto tappa il Laboratorio di Robotica per le Scienze Cognitive e Sociali (RobotiCSS Lab) del Dipartimento per le Scienze Umane per la Formazione “R. Massa” dell’Università degli Sudi di Milano – Bicocca, che con l’Associazione Yunik ha coinvolto decine di classi del territorio.
Attraverso l’osservazione, la formulazione di ipotesi e la conduzione di esperimenti su un “animale robotico”, l’evento, che si inseriva tra le proposte di Urbanamente, ha permesso a più di mille bambini di approfondire la loro comprensione dei meccanismi della ricerca scientifica.
È stata una due giorni ricca di scoperte, soprattutto da parte dei grandi. “Abbiamo contribuito volentieri all’ospitalità di questo convegno che ha visto la partecipazione degli alunni di alcune classi delle scuole di Magenta e dei Comuni della zona – ha commentato Giampiero Chiodini, assessore all’Istruzione del Comune di Magenta, – e a sostenere quella parte scientifica della conoscenza che oggi non può e non deve essere trascurata”.

Il metodo scientifico.
Al progetto hanno aderito docenti sia di scuola primaria che secondaria di I grado che hanno seguito una specifica formazione con l’Università Bicocca prima di continuare il progetto nelle proprie classi. “Durante l’attività gli alunni, come etologi alle prese con una nuova e misteriosa creatura, hanno osservato e studiato il comportamento di Coderbot (un piccolo robot già programmato) imparando in modo pratico e coinvolgente come funziona il metodo scientifico. Lo scopo non era comprendere quale comportamento stava effettivamente simulando il robot, ma interagire con la macchina, formulando ipotesi ed esperimenti per metterle alla prova!”, ha spiegato Miriam Arengi, insegnante di classe quarta e referente del progetto alla Santa Caterina.
Sostenitore della partecipazione anche il DS dell’IC Carlo Fontana, Davide Basano, che ha apprezzato la capacità espositiva e la coerenza delle argomentazioni dei bambini in una situazione inconsueta e impegnativa. Ha inoltre focalizzato l’attenzione dei presenti sulla falsa convinzione che spesso abbiamo riguardo alla modalità di costruire la conoscenza: “I nostri ragazzi ci ricordano che il sapere non è frutto di una trasmissione di conoscenze ma piuttosto di una costruzione che passa attraverso esperienze e collaborazione. In questa prospettiva anche il ruolo dell’insegnante muta. Il maestro capace è colui che affianca, accompagna e sostiene l’alunno nel processo di apprendimento che vede gli studenti come protagonisti attivi nella costruzione del sapere”. (nella foto il team della S. Caterina con il Dirigente)

I piccoli come i grandi
“Il nostro contributo farà andare avanti la scienza”.
Hanno saputo esporre con efficacia, padronanza e direi anche simpatia il percorso, facendo riferimento ai ppt che hanno realizzato a scuola e trasferito sui tablet. Sicuramente emozionati per la presenza dei genitori, dei professori universitari e dei loro insegnanti e dirigenti, sono stati però felici di essere i protagonisti dell’evento.
Alcuni presenti hanno apprezzato la loro capacità di cogliere e valorizzare le caratteristiche di ciascuno e il contributo personale al lavoro di gruppo. “Si respira positività”, ha detto una nonna.
I convegni hanno infatti simulato un momento centrale della ricerca, ossia le conferenze tra esperti, dove scienziati di tutto il mondo si raccolgono per condividere i risultati dei loro lavori. Gli studenti e le studentesse delle classi hanno fatto lo stesso, condividendo con i loro coetanei e le loro coetanee la conoscenza acquisita in mesi di osservazioni ed esperimenti. “Non era un’attività di coding e robotica educativa ma una proposta per sperimentare, potenziare e apprendere il metodo scientifico”, ha aggiunto la maestra Arengi.
E se il progetto si proponeva di stimolare, nella scuola e nella cittadinanza, una riflessione sui fondamenti e sulla struttura del pensiero scientifico, ci è riuscito.
Hanno aderito al progetto la Scuola Primaria Santa Caterina, la Scuola Secondaria di primo grado ‘4 giugno 1859’ plesso di Pontevecchio, la Scuola Primaria Giovanni XXIII e docenti e alunni delle scuole di Lainate, Cuggiono e Bernate Ticino.
Il progetto è una delle risposte al “Bando MIUR per progetti di Divulgazione della Cultura Scientifica – Decreto Direttoriale n. 1662 del 22.10.2020” promosso dal Ministero dell’Istruzione e dell’Università e della Ricerca.
Perchè “l’importante è crederci!”

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