Discarica sì, discarica no. La storia infinita della lotta tra comuni di Busto Garolfo, Canegrate e Casorezzo da una lato e Città Metropolitana e società che intende organizzare nel Parco del Roccolo un impianto di smaltimento di rifiuti speciali si arricchisce di un nuovo capitolo.
Gli appelli rivolti dagli amministratori dei tre comuni ovvero Susanna Biondi (Busto Garolfo), PIerluca Oldani (Casorezzo) e Matteo Modica (Canegrate) coinvolti nel polmone verde, già respinti da Città Metropolitana e società autrice del progetto, hanno ricevuto il NO anche del Consiglio di Stato.
Una doccia fredda per i tre primi cittadini che si dicono però decisi a portare avanti la loro battaglia: “prendiamo atto del parere negativo del Consiglio di Stato – scrivono in una nota- in attesa del giudizio su un ricorso ancora pendente, ci riserviamo il tempo necessario per approfondire le sentenze e valutare gli aspetti legali”. E ribadiscono la decisione di voler contrastare con ogni mezzo messo a disposizione dalla legge un progetto che ritengono impattante e dannoso per il territorio. Un progetto che, spiegano, “è stato portato avanti senza nemmeno rispettare le sospensive imposte negli ultimi mesi e in spregio alla voce dei cittadini e delle associazioni che sostengono la nostra battaglia per il Parco del Roccolo”. Non resta ora che attendere ulteriori sviluppi di una vicenda ancora ben lontana dallo scrivere la parola fine.
Cristiano Comelli