Riceviamo & Pubblichiamo – “ Egregio Direttore, un calvo come me non può non conoscere Cesare Ragazzi.
Salve ! Il tormentone era servito !
Erano gli anni ‘80 e un uomo si poteva fare da solo ! Senza farsi del male o perdere di vista la realtà.
Recuperare i capelli, uno status simbol per quei tempi specie per chi doveva apparire!
Era una strada che molti imprenditori poi presero come loro
Io sono il produttore ; fidatevi di me perché devi stare tranquillo
Era il web ai tempi della TV commerciale dove il prodotto era il protagonista.La pubblicità però non poteva lasciare del tutto il carosello !
Quindi gli spot e televendite tenevano un connubio tra gingle, tormentone e prodotto per girare intorno al personaggio.
Il testimonial diventa la merce o la garanzia della risoluzione: io lo produco e lo uso ; provare per credere.
Perché in quel mitico decennio la gente aveva una cosa molto importante ? No, ben tre ; fiducia , allegria e speranza.
La propria situazione in miglioramento; economico , sociale e fisico.
Iniziavano a volerci profumati , snelli e avere bellissimi capelli
E chi non li aveva più ??? ecco la soluzione.
La pubblicità molto spesso è considerata un prodotto di serie b; ma la cinematografica d’impresa molto spesso è più arte ed eterna. L’effimero non si scioglie col tempo ma diventa leggenda.
Perché la pubblicità quando è fatta bene vende di più di un profitto per le aziende ma crea la magia del tempo perduto. Il tempo più bello è quello perduto. Per molti la pubblicità è tempo perso o senza senso. Ma nelle teste quando entra un tormentone diventa di più che un réclame.
La nostra vita in 30 secondi, 45 o più o meno. Cesare Ragazzi , ha fermato la sua vita negli anni ‘80 ma nel modo positivo perché la sua vita sembrava una pubblicità.
Uno spot di un’epoca fermo sempre nella nostra mente. Cambia tutto: in meglio o peggio. Forse non c’è più la magia del sogno che con trenta secondi potevi cambiare: mondo , vita , fama…Ciao Cesare ; sarai sempre il ragazzo per i tuoi ragazzi
I figli dello spot o consigli per gli acquisti da diventare dei veri programmi nei programmi.
A cura di Massimo Moletti