― pubblicità ―

Dall'archivio:

‘++Lombardia verso il rosso e prona agli stregoni del terrore. Bertolaso: ‘Dati preoccupanti, servono vaccini’

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 

MILANO –  Il rischio della zona rossa in Lombardia e’ sempre piu’ concreto. Oggi i nuovi casi di coronavirus accertati sono 4.590, di gran lunga il numero maggiore in tutta Italia. Sui 55.611 tamponi i positivi pesano per l’8,25%. I ricoverati in totale sono 4.545, in terapia intensiva sono 506 con 44 nuovi ingressi nelle ultime ventiquattro ore. Tra le province, ancora in testa quella di Brescia, con 1325 nuovi casi, che ieri ha sorpassato la provincia di Milano, che oggi ne conta 1026, seguita da Monza e Brianza con 356 e Varese con 296. Sono 64.285 le persone in isolamento domiciliare in tutta la regione. I dati della regione sono “estremamente preoccupanti” anche secondo Guido Bertolaso, coordinatore della campagna di vaccinazione anti Covid in Lombardia.

A macchia d’olio si allarga negli ultimi giorni la porzione di zone arancioni ‘piu’ scure’ nella regione, oltre ad “un paio di province che sono in ‘zona rossa’ a tutti gli effetti” come ricorda lo stesso Bertolaso. “Piene di casi Covid molte rianimazioni: all’Ospedale in Fiera ci sono 57 ricoverati a cui segue quello di Brescia che ne ha 30”. Le statistiche, rimarca, sono “molto pesanti”. D’Altronde, il responsabile della campagna vaccinale dice che, per quello che a lui sembra, “tutta l’Italia, tranne la Sardegna, si stia avvicinando a lunghi passi alla zona rossa”. Eppure, lo stesso Bertolaso, incalzato dai cronisti dichiara di non essere “preoccupato per la Lombardia rispetto alle altre regioni”.

Certo, aggiunge: “La Lombardia, per quello che ha passato nei mesi scorsi, e’ piu’ vulnerabile rispetto ad altre regioni. E’ fuori discussione che bisogna vaccinare e si puo’ fare molto di piu’ rispetto a quello che gia’ stiamo facendo. Bisogna andare a Bruxelles e battere i pugni”.
Piu’ cauto il presidente della regione Attilio Fontana, che non esprime giudizi affrettati: per fare le valutazioni, e dunque capire se effettivamente la Lombardia si tingera’ di rosso, dice il governatore, “bisogna aspettare che arrivino i dati del Cts”.
Ora non possiamo dire ‘entreremo o non entreremo in zona rossa’, lo diranno i dati”. Si monitora la situazione e si interviene sulle situazioni di particolare difficolta’, continua rassicurante Fontana: “Se dovessimo individuare qualche provincia o qualche comune che presenta una particolare gravita’, assumeremo interventi utili per fermare la diffusione della pandemia”. Conclude poi: “Quello che succedera’ domani, non lo sappiamo”.
Complessivamente dall’inizio dell’attivita’ di genotipizzazione sono stati analizzati 2.023 campioni e identificati 978 (il 48%) casi di variante, di cui 18 sudafricane, 10 brasiliane, 578 del Regno Unito, e 372 compatibili con una delle tre varianti”.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

■ Prima Pagina di Oggi