MILANO “Non mi convincono le indicazioni arrivate finora sulla quarta dose” di vaccino anti-Covid, “resto scettico su questo richiamo”. Il secondo booster “si farebbe con un vaccino anti-Covid basato sul virus di Wuhan di due anni fa e Sars-CoV-2 è cambiato talmente tanto”.
E’ la riflessione di Mario Clerici, docente di immunologia dell’università degli Studi di Milano e direttore scientifico della Fondazione Don Gnocchi, che precisa:
“Detto questo, ai miei genitori che hanno 95 e 90 anni, se in Italia si partirà con il richiamo probabilmente lo farò fare, perché qualunque aiuto si possa dare in termini di protezione alle persone più fragili serve. A livello di popolazione generale, invece, fare un richiamo con un virus che non c’è più da due anni non ha senso”, spiega all’Adnkronos Salute.
“Da quello che si dice negli Usa, sembra che sia atteso entro metà estate un nuovo vaccino a mRna che si basa su Omicron e nel giro di poco dovremmo farcela” ad averlo disponibile. Ma poi, puntualizza Clerici, “bisognerà capire se serva una quarta dose in ogni caso. E io non sono così sicuro che servirà per tutti, visto che ci siamo contagiati talmente in tanti. Vediamo a settembre cosa accade, ma adesso come adesso non credo servirà”, conclude.