Convegno a Milano: la inarrestabile crescita della depressione

Il frutto malato del post Covid

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

“Oggi l’aumento dei casi di malattie psichiche, soprattutto depressione, che si è visto nel post Covid si è fermato.Non accenna tuttavia ancora a diminuire, così come l’isolamento sociale e la solitudine.Questi sono anzi fondamentali fattori di alto rischio depressivo (1 caso su 5, secondo uno studio su Lancet) e di aumentata mortalità cardiovascolare (del 32% secondo una recentissima metanalisi pubblicata su JAMA), soprattutto nelle donne.Questa riduzione progressiva dei contatti ha provocato un aumento di stress, causato e correlato dalla percezione del pericolo, che aumenta venendo meno il fattore protettivo più importante: la solidarietà.

E non a caso nel mondo, in Giappone, in Svezia, in Gran Bretagna, si sono visti istituire ministeri dedicati proprio alla solitudine”. Con queste parole di Claudio Mencacci, co-presidente della Sinfp e direttore emerito di psichiatria all’ASST Fatebenefratelli-Sacco di Milano, si è aperto ieri a Milano il convegno ‘Donne e salute mentale, i disturbi più comuni nell’era dell’imprevedibilità’ organizzato dalla Società Italiana di NeuroPsicoFarmacologia e da Fondazione Onda, con il contributo non condizionante di Viatris.Tra le iniziative per sfatare tabù e pregiudizi sulla salute mentale che, ancora oggi, non consentono di parlare liberamente di patologie come ansia, depressione e insonnia, soprattutto tra i più giovani, è anche attiva la campagna ‘Non Sono Solo’ (nonsonosolo.it). Qui si trovano contenuti informativi, educazionali e di supporto sui temi della salute mentale, fornendo alla popolazione gli strumenti di base per riconoscerne i sintomi e confrontarsi con il proprio medico o con lo specialista.

■ Prima Pagina

Ultim'ora

Altre Storie

Pubblicità

Ultim'ora nazionali

Altre Storie

Pubblicità

contenuti dei partner