Cassinetta: addio al dottor Oscar Pinaroli, uomo che veniva da lontano

Si celebrano oggi a Cassinetta i funerali del dottore ed odontoiatra Oscar Pinaroli, che a 91 anni si è congedato da una lunga, e ricchissima, vita terrena

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“Giuro per Apollo medico e per Asclepio e per Igea e per Panacea e per tutti gli Dei e le Dee, chiamandoli a testimoni, che adempirò secondo le mie forze e il mio giudizio questo giuramento e questo patto scritto. Terrò chi mi ha insegnato quest’arte in conto di genitore e dividerò con Lui i miei beni, e se avrà bisogno lo metterò a parte dei miei averi in cambio del debito contratto con Lui, e considerò i suoi figli come fratelli, e insegnerò loro quest’arte se vorranno apprenderla, senza richiedere compensi né patti scritti.

Tutto ciò ch’io vedrò e ascolterò nell’esercizio della mia professione, o anche al di fuori della professione nei miei contatti con gli uomini, e che non dev’essere riferito ad altri, lo tacerò considerando la cosa segreta. Se adempirò a questo giuramento e non lo tradirò, possa io godere dei frutti della vita e dell’arte, stimato in perpetuo da tutti gli uomini; se lo trasgredirò e spergiurerò, possa toccarmi tutto il contrario”.

Queste parole, tratte dalla versione antica del giuramento di Ippocrate, quello che lega la vita del medico ad un impegno solenne per tutta la vita, furono pronunciate in anni lontani, che oggi paiono lontanissimi, dal dottor Oscar Pinaroli, per una vita intera medico condotto ed odontoiatra a Cassinetta di Lugagnano. Oscar- al termine di un’esistenza terrena oltremodo ricca, piena, vissuta, spesa con intensità a fianco della sua sposa Mariuccia, dei cinque figli Paola, Gianni, Giuseppe, Matteo e Chiara, di otto nipoti- è tornato alla casa di Dio martedì. Oggi, alle 15, si svolgono nella chiesa parrocchiale di Cassinetta di Lugagnano le sue esequie.

Chi scrive conosce la famiglia Pinaroli dalla fine degli anni Settanta, quando insieme frequentavamo lo Sporting Peralza di Pontevecchio, dov’era in uso incontrare quella borghesia dell’est Ticino capace di possedere beni materiali e denaro e NON di esserne posseduta. Tornano alla mente i ricordi di volti e uomini iconici (molti dei quali, appunto, medici: il professor Maggi, Gianni Galeazzi da Magenta) che come Oscar Pinaroli hanno segnato nel profondo una lunga, intensa stagione.

Sono passati pochi giorni dalla cerimonia- di cui ha dato conto la nostra Arabella Biscaro su queste colonne- che ha portato alla premiazione di Oscar per i 60 anni (60!) di iscrizione all’Albo Professionale di riferimento. “Oscar Pinaroli, medico condotto di Cassinetta di Lugagnano e odontoiatra (nella foto con la moglie), una passione per la medicina ricevuta dal padre Abelardo veterinario durante la guerra e tramandata al figlio Matteo radiologo all’Ospedale Fornaroli di Magenta”.

Poche righe a significare una tradizione (traditio, un moto pertetuo) che dal padre di Oscar passa oggi, come ideale testimone, al figlio Matteo. Eravamo bambini quando scorazzavamo per i vialetti della Peralza mentre assistevamo alle partite di tennis degli adulti e dei genitori. Un Oscar perennemente sorridente, in maglia e calzoncini bianchi, è uno dei tanti ricordi di quegli anni così remoti e così belli, forse perché diametralmente opposti all’odore, non propriamente gradevole, di quelli che ci tocca vivere da adulti.

Senza dubbio Oscar Pinaroli, i suoi 91 anni, li ha spesi tutti ‘spendendosi’, appunto, con entusiasmo e passione. Con un lascito d’imperitura importanza, una famiglia che condurrà ancora per generazioni la sua traccia e la sua esperienza umana e professionale.

“Oggi viviamo in un tempo senza giuramenti. Come nota Paolo Prodi in apertura del suo “Sacramento del potere”, noi siamo le prime generazioni che vivono nella collettività senza il vincolo del giuramento. Vincolo che, un tempo, sostituiva i dispositivi legislativi. Nel diritto romano, ad esempio, gli sponsali erano una sorta di contratto tra due persone con un valore ufficiale agli occhi della società. Una splendida sintesi di questo concetto è fatta da Ugo Foscolo in un verso de I Sepolcri: “e fu temuto su la polve degli avi il giuramento”.

Eccolo, il ‘tempo’ e la sua qualità vissuti dagli uomini come Oscar Pinaroli. Che ora, ne siamo certi, vive già la dimensione ultraterrena nella pace e nella consapevolezza di aver seminato, tanto, e di aver raccolto e distribuito ancora di più.

Alla moglie Mariuccia, ai figli ed ai nipoti, le sincere condoglianze di Ticino Notizie. Nella consapevolezza, distillata molto tempo fa dalla prosa di Indro Montanelli, Principe del giornalismo, che quelli come Oscar Pinaroli appartengono alla schiera degli “uomini che vengono da lontano”.

Fab. Pro.

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