Omicidio a Milano: vendetta per procurato aborto?

La Procura indaga

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Ci sarebbe una vendetta per un procurato aborto a seguito di una rissa all’origine dell’omicidio di Jhonny Sulejmanovic il diciottenne di origine serba, nato a Torino, freddato la notte del 26 aprile in via Varsavia nella zona dell’ortomercato di Milano. È questa l’ipotesi che alcuni membri della comunità rom della zona nord di Torino, interpellati da LaPresse danno come movente dell’esecuzione.

I fatti risalgono al 7 aprile scorso e a dare il via all’escalation sarebbe stata una lite tra zingari che occupano le case Atc di via Cimarosa nel quartiere Barriera di Milano a Torino, forse proprio per il possesso di uno degli alloggi abitati abusivamente oppure per dissidi nati il giorno prima, un sabato, al mercato delle pulci del Baloon dove entrambe le famiglie commerciano in materiale usato. Durante la rissa una donna in attesa di un figlio, si sentì male. Trasportata al pronto soccorso del vicino ospedale Maria Vittoria, i medici non riuscirono a salvare il bambino. In quell’occasione ci furono momenti di tensione all’interno della struttura tanto da costringere il personale a chiedere l’aiuto della polizia che si presentò in forze e in assetto antisommossa. Il dolore per la perdita del bambino e il desiderio di vendetta potrebbero aver armato la mano dei sicari e il cognome dell’uomo accusato dell’aggressione alla donna, secondo le persone interpellate da La Presse, sarebbe Sulejmanovic, lo stesso del ragazzo ucciso a Milano.

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