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Dall'archivio:

Ma che belle che erano le storie di tutti i giorni!

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

È ripetitivo! Negli anni ’80 era un offesa veramente feroce… Non eri ganzo!!! Sempre il solito maglione!
Oh le scarpe con buco e profumo di gorgonzola novarese … I giubotti era solo al singolare ma i pantaloni erano lisi e ben usati..
Era una condizione disumana al risparmio… Dal benzinaio non dovevi dire neanche più quello che prendevi perché lui sapeva che ti ballava un “deca”…e tu pulita pure vetro per guadagnarsi il paradiso…

Essere di tutti i giorni era l’offesa più grande. Riccardo Fogli con una omonima e bella canzone vinse a iniziò anni ’80 un San Remo.
Vita di sempre proprio quella che abbiamo rimpianto ed esaltato durante la Pandemia.

Ora che siamo in versione libera iniziano a capire che le storie devono essere di giorni felici e speciali.
Poi, non puoi mettere sempre suo social la stessa storia perché poi non prendi molti “like”, quindi bisogna inventarsi qualcosa ..

Le influencer non cambiano posizione ma cambiano perizoma o frase poetica vicino loro “impero del sole”.
Anche i commenti si sprecano ma sono sempre ripetitivi e simili … Quindi si cerca sempre l’effetto certo che non sempre puoi avere l’effetto
poeta. Originale ma quanti cioccolattini aperti per trovare frasi da postare

L’uomo è un essere abitudinario che vorrebbe non vivere le stesse storie ora filmarle pure. La maggioranza dei nostri problemi nasce per cambiare la solita strada o
routine. Come prendere i cannelloni al posto delle lasagne dopo che tua moglie ha detto per la milionesima volta ma sempre la solita “bolognese”…

I social hanno cambiato il Mondo ??? Sicuramente l’hanno velocizzato e incantato .. Ora bere un Crodino nel circolino non è più un aperitivo biondo ma il modo
di fare veder le gambe della bionda o la felicità del creato …

Ormai la tv è vecchia! Resiste la radio perché puoi portarla in macchina ma i social sono effimeri ma continui e danno l’illusione di non essere sempre le stesse storie.
I problemi iniziano quando si cercano storie nuove. Ma poi in fondo i nostri ricordi più belli e commoventi non sono le storie di tutti i giorni della nostra infanzia???
Non bisogna cercare storie nuove e forzate ma apprezzare ogni attimo e minuti delle solite e ringraziare la loro unicità…
Perché quelle storie di bravi genitori felici con nulla non basteranno mai tutti i post del Pianeta per eguagliarle.

Massimo Moletti

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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