In morte di Edoardo Stefani: disciplina e onore

Un voto importante quello del 2005 che chiuse la diatriba e consegnò al paese la piazza ‘Madonna della Luna’, i due sottopassi, la circonvallazione sud - che ha spostato definitivamente i Tir in periferia - e via dicendo

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Io lo conoscevo bene. Era una di quelle persone che, quando lo incontravi a ritirare i nipoti alle Elementari, bastava un cenno di saluto per ritornare indietro, ai tempi ‘eroici’, di quando si ‘praticava’ la politica locale con tanto impegno. Erano gli anni Ottanta-Novanta e chi scrive si fermò al blitz del 6 giugno 1992, quando il Consiglio Comunale votò la sfiducia al sindaco Vezzani da lui promosso alla carica di Sindaco. Dopo il blitz non si arrese e continuò a combattere per le sue idee. Era ancora in Consiglio Comunale al tempo di ‘No a Turbigo spezzata’ e il suo voto (insieme a quello di Moretti) permise l’ok alla convenzione con le Nord, che fissava i termini degli interventi di compensazione legati al previsto ‘raddoppio selettivo’ della ferrovia. Scrivemmo nell’occasione:
COUP DE THEATRE. “Uno scossone colpisce il pubblico dei Comitati, presente nell’aula consigliare, quando la Maggioranza parla di esproprio (a prezzi commerciali) dell’area un tempo occupata dalla ‘Casa Bussola’ e dai due P.L. a nord in modo da realizzare una grande piazza mercato nell’attuale piazza 1° Maggio (che sarà azzerata) e allargata sulle proprietà adiacenti. Questo emendamento presentato dai consiglieri Stefani (Margherita) e Moretti (Sdi) stordisce un attimo la platea e, nella votazione, si registra il consenso dei due consiglieri di opposizione citati”.
Un voto importante quello del 2005 che chiuse la diatriba e consegnò al paese la piazza ‘Madonna della Luna’, i due sottopassi, la circonvallazione sud – che ha spostato definitivamente i Tir in periferia – e via dicendo.
Un voto coraggioso il suo, anche perché non era in maggioranza e lo fece perché convinto che fosse l’interesse del paese: rara disciplina e grande onore nel suo comportamento, ecco perché gli rendiamo grazie.
Condoglianze alla moglie Elena, ai figli e nipoti che serberanno la memoria di una persona che ha amato il nostro paese.

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