Salute. Lo IEO Milano ai vertici di tre società scientifiche

A Barbara Jereczek-Fossa, Giuseppe Curigliano e Nicola Fazio lapresidenza di Estro, Esmo e Enets, è un record per un singolo istituto

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Per la prima volta in Europa un istituto ottiene la presidenza di 3 società scientifiche contemporaneamente. E’ il primato dell’Istituto europeo di oncologia (Ieo) di Milano, dove Barbara Jereczek-Fossa, direttore della Divisione di Radioterapia, e Giuseppe Curigliano, direttore della Divisione Nuovi farmaci per terapie innovative, sono stati contemporaneamente eletti da pochi giorni presidenti delle prime 2 società oncologiche in Europa: la European Society for Radiotherapy and Oncology (Estro) e la European Society for Medical Oncology (Esmo).

Incarichi che si aggiungono a quello assegnato in maggio a Nicola Fazio, direttore del Programma Tumori dell’apparato digerente e neuroendocrini, presidente della European Society of Neuroendocrine Tumors (Enets). “Le nomine dei nostri medici ai vertici delle società scientifiche europee più influenti è un motivo di orgoglio per tutti noi dello Ieo – commenta il direttore scientifico dell’Irccs fondato da Umberto Veronesi, Roberto Orecchia – perché conferma la nostra vocazione e il nostro posizionamento internazionale, riflettendo lo spirito con cui siamo nati 30 anni fa, come istituzione europea di nome e di fatto.

Non si è mai verificato in Europa che un centro ottenesse la presidenza di 3 società scientifiche contemporaneamente. Questo risultato – sottolinea Orecchia – dovrebbe essere motivo di soddisfazione anche per le nostre autorità sanitarie, perché è un segno dell’eccellenza dell’oncologia italiana e della capacità di leadership dei nostri medici e ricercatori.

Ma soprattutto dovrebbe essere un annuncio rassicurante per i pazienti, perché è una conferma che il nostro Paese, anche grazie allo Ieo, è all’avanguardia nella ricerca e nella cura del cancro e qui possono trovare le terapie e le metodiche più innovative elaborate a livello internazionale”. Le società scientifiche in Europa hanno un ruolo fondamentale nel coordinamento e lo sviluppo del know-how scientifico ed esserne la guida, rimarca l’Ieo, permette di orientare i nuovi studi e le strategie di ricerca in base ai bisogni più urgenti dei pazienti. Non va inoltre sottovalutata l’influenza che possono esercitare sul Parlamento europeo e gli altri organi comunitari.

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