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Ernesto Pellegrini, il re delle mense che aiuta chi ne ha piĆ¹ bisogno

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MILANO – Molti – soprattutto gli appassionati di calcio – conoscono Ernesto Pellegrini, milanese classe 1940, notoĀ per esser stato il presidente dell’InterĀ dalĀ 1984Ā alĀ 1995. Alcuni sanno anche che ĆØ imprenditore di successo, nel campo delle mense e della ristorazione collettiva; nel 2019 laĀ Pellegrini S.p.A.Ā e laĀ Pellegrini Catering Overseas S.A.Ā hanno fatto registrare un fatturato complessivo di 635 milioni di euro, contando un totale di oltre 9mila dipendenti..

Pochi sanno che in tutta la sua vita,Ā PellegriniĀ si ĆØ distinto per numerose iniziative benefiche, penultima delle quali il ristorante solidaleĀ Ruben, aperto due anni fa nel quartiereĀ Giambellino dallaĀ Fondazione Ernesto Pellegrini onlus. Intitolato a un giovane senza tetto che lā€™ex patron dellā€™Inter conosceva e ha visto morire di stenti, il locale offre cene a 1 euro a persone in difficoltĆ  temporanea, per aver perso il lavoro o per altri motivi, segnalate da una rete di 150 associazioni (tra cui spiccano i tanti sportelli di ascoltoĀ Caritas) oltre che dai servizi sociali del Comune. Non una mensa per poveri, ma un vero ristorante con tanto di menu a scelta e chef professionisti, che a oggiĀ tesseraĀ 3.800 persone ed eroga 108mila pasti.

In tempi di Coronavirus,Ā Pellegrini, con la figliaĀ Valentina, ha deciso diĀ portare gratuitamente 30mila pasti a casa degli anziani di 17 comuni lombardi: Ā«Ćˆ il nostro modo di essere solidali in questa emergenza sanitariaĀ».Ā Daniela Mainini, presidente delĀ Centro Studi Grande Milano, ha inviato questa lettera per ringraziarlo. E noi la pubblichiamo volentieri.

Pellegrini con Giovanni Trapattoni e Massimo Moratti

PellegriniĀ conĀ Giovanni TrapattoniĀ eĀ Massimo Moratti

Negli ultimi anniĀ Ernesto PellegriniĀ (sƬ proprio lui il Cavaliere del lavoro, giĆ  presidente dellā€™Inter, presidente dellaĀ Pellegrini SpaĀ con oltre 9500 dipendenti, quello che ha donato a Milano il ristoranteĀ RubensĀ che ogni sera sfama 350 nuovi poveri) ĆØ stato un compagno di viaggio del CSGM.

GiĆ Ā Grande Guglia della Grande Milano 2015Ā e poiĀ Ambasciatore 2018,Ā ho di lui e con lui ricordi bellissimi: dalla prima volta alle Stelline sinceramente commosso, a Palazzo Reale con il suo bel libroĀ Una vita unā€™impresa, alla Scuola militare TeuliĆ© coi cadetti tutti in piedi e ammirati, allā€™ultima edizione degliĀ AmbasciatoriĀ quando sorrideĀ perchĆ© ha il compito, tra gli altri, di premiare lā€™amicoĀ Fedele ConfalonieriĀ con le inevitabili battute dei colori del cuore di quelle squadre di calcio di diversi colori ma unite dalla reciproca grandezza e figlie di unā€™unica grande Milano!

E le cene a casa suaā€¦ uniche. E la sua generositĆ ā€¦ inarrivabile.

Ruben, il ristorante solidale creato da Pellegrini a Milano

Ruben, il ristorante solidale creato daĀ PellegriniĀ a Milano

Poteva il miticoĀ ErnestoĀ rimanere ā€œcui man in manā€? No di certo: sentite cosa racconta e soprattutto cosa ha realizzato:Ā Ā«Quando il 21 febbraio scorso in Italia ĆØ stato annunciato il primo contagiato ufficiale, io con dei dirigenti dellaĀ PellegriniĀ mi trovavo a Baveno, sul Lago Maggiore, dove avevo organizzato una convention. A pensarci oggi mi viene un poā€™ di nostalgia, parlavamo di progetti, di budget, di buoni propositi e, soprattutto, stavamo tutti insieme. Non potevamo immaginare che sarebbe scoppiata addirittura unā€™emergenza sanitaria ed economica internazionale. Nei giorni successivi ci siamo subito attivati, perchĆ© avevo intuito che la situazione fosse seria. Abbiamo costituito una task-force aziendale, un riferimento nella confusione che in modo naturale e comprensibile si stava creando nella popolazione, dunque anche fra i nostri collaboratoriĀ».

Continua: Ā«Con la chiusura delle scuole abbiamo perso una fetta notevole di fatturato, mentre alcune aziende, cosƬ come gli ospedali, hanno continuato a lavorare, per garantire a tutti un pasto per il loro sostentamento. A tal proposito vorrei ringraziare in modo particolare i medici con tutto il personale sanitario e i lavoratori della ristorazione collettiva e delle pulizie, che quotidianamente indossano mascherine e tute protettive e vanno a lavorare o a sanificare ambienti per la tutela e il benessere di tutti noi. Hanno un grande coraggio, portano avanti il lavoro con abnegazione e sacrificio. A loro deve andare il nostro plauso. I miei manager e dirigenti al contempo si occupano di far funzionare tutta la complessa macchina che supporta gli operativi, per soddisfare le esigenze dei nostri clienti anche in questo periodo delicatissimo. Riguardo agli anziani e a coloro che non possono uscire di casa, subito dopo la chiusura di tutta Italia, avvenuta lā€™11 marzo, con mia figliaĀ ValentinaĀ che mi affianca in qualitĆ  di vicepresidente, abbiamo voluto fare un gesto di solidarietĆ , dedicato espressamente ai piĆ¹ fragili, facendo la cosa che sappiamo fare meglio: ristorare le persone. Fino al 15 giugno produrremo e distribuiremo gratuitamente un totale di 50mila pasti a domicilio dedicati agli anziani e quarantenati di 19 Comuni italiani, presso i quali abbiamo un centro cotturaĀ».Ā 

Pellegrini nel 1984, quando acquistĆ² l'Inter da Ivanoe Fraizzoli

PellegriniĀ nel 1984, quando acquistĆ² l’Inter daĀ Ivanoe Fraizzoli

ConcludeĀ Pellegrini: Ā«Da orgoglioso figlio di ortolani, ho vissuto le difficoltĆ  e la fame della guerra e dellā€™immediato dopoguerra e mi rendo dunque pienamente conto di quanto sia difficile affrontare la vita in certi momenti delicati, se non cā€™ĆØ solidarietĆ  tra le persone. Infine, un pensiero per le nostre aziende: noi Italiani abbiamo affrontato crisi di ogni tipo, guerre e privazioni. Ci siamo sempre rialzati con orgoglio e unitĆ . SuccederĆ  anche questa voltaĀ».

Ecco come si puĆ²Ā #AMAREMILANOĀ con fatti concreti e tanta, tantissima generositĆ .Ā 

Come solo lui sa fare in questo modo. GrazieĀ Ernesto!

Articolo tratto dal sitoĀ  IdentitĆ  Golose a cura di Daniela Mainini

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