― pubblicità ―

Dall'archivio:

Consiglio metropolitano: la testimonianza della Protezione civile in diretta dall’Emilia-Romagna

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

La consigliera delegata alla Protezione civile Sara Bettinelli ha relazionato l’aula sulle attività svolta in coordinamento con Regione Lombardia.

MILANO – Appena scattata l’emergenza, infatti, sono partiti i primi volontari: una squadra di soccorritori fluviali del CCV-MI (nello specifico del VPC PESCHIERA ODV, del GCVC CARPIANO e del GCVPC SAN DONATO MILANESE) si è recata Sant’Agata sul Santerno. Muniti di natante, i volontari si sono impegnati nel fornire assistenza, aiutando le persone che sono rimaste intrappolate dalle inondazioni o che necessitano di evacuazione immediata.

All’alba di domenica 21 maggio, poi, è partita la colonna mobile della Città metropolitana di Milano (insieme ad altre tre province): una decina di volontari (G.C. Trezzo sull’Area, GCVPC Cornaredo, G.C. Magenta più il CTV di turno del CCV-MI), sempre a Sant’Agata sul Santerno, hanno portato supporto alle attività di pulizia dal fango e pompaggio dei territori alluvionati, muniti di diversi mezzi, tra cui uno per la per pulizia dal fango e pompe per svuotamento. Tante le criticità riscontrate e situazioni in continuo cambiamento: i volontari si sono dedicati alla rimozione del fango e allo svuotamento di alcuni scantinati dall’acqua. Tutta l’attività è svolta in coordinamento con altre tre province (Pavia, Monza e Brianza, Bergamo).

La maggiore criticità è legata alla presenza di numerosi rifiuti ingombranti accatastati lungo le strade che dovranno essere avviati allo smaltimento. Infine, nella notte tra lunedì e martedì sono partiti otto volontari con le pompe idrovore alla volta di Bagnacavallo (Ets: GOR Paderno Dugnano), cui se ne aggiungono ulteriori quattro. Da lunedì 29 maggio, per quattro giorni e quattro notti, la Città metropolitana assumerà il coordinamento delle attività, con un proprio funzionari in loco. In questa occasione, altri quattro volontari saranno impegnati in attività di segreteria.

“Un sentito ringraziamento a tutto il sistema di Protezione civile che ha dimostrato di saper rispondere tempestivamente ed efficacemente- ha detto la Consigliera delegata Sara Bettinelli, a margine della relazione – Se siamo sempre pronti ad intervenire è perché, in momenti di sostanziale tranquillità, si investe in formazione ed esercitazioni continue che preparano al meglio i nostri volontari. Porto a tutti il nostro grazie e alle popolazioni colpite dall’alluvione la solidarietà di tutta la Città metropolitana di Milano”.

Il sindaco Giuseppe Sala, ha ribadito la vicinanza alle popolazioni alluvionate e il ringraziamento ai volontari e a tutto il personale impegnato nei soccorsi. E’ quindi stato avviato il collegamento con Mattia Cambareri, referente del CCV-MI per la colonna mobile che, in diretta, ha raccontato l’attività in corso: “La giornata inizia con la sveglia alle 6, quindi colazione veloce al campo base e tutti operativi nelle zone assegnate. Noi siamo stati assegnati al quadrante nord di Sant’Agata sul Santerno, Comune di 3mila abitanti, completamente travolto dall’acqua dopo la rottura dell’argine. Uno dei Comuni più colpiti, con strade interamente ricoperte dal fango e ingombranti ovunque. Rispetto al nostro arrivo, domenica, la situazione sta migliorando, anche se il sole sta seccando il fango e diventa complesso rimuoverlo. Tutti danno una mano per sgomberare, ripulire, permettendo così ai mezzi di passare. L’arrivo di altri volontari ieri, con le pompe, ha consentito di creare una sorta di bypass dai campi allagati, drenando acqua nei canali. Le strade provinciali sono aperte, la Polizia Locale fa passare solo i residenti. La sera si ritorna al campo base verso le 20, poi si tenta di riposare. Ma stanotte, ad esempio, dovevamo fare rifornimento e siamo tornati alle 2. Alle 6 tutti in piedi per tornare al lavoro, ci si ferma giusto per mangiare qualcosa”.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

■ Prima Pagina di Oggi