MILANO Sono 131 gli ammonimenti per violenza domestica e per stalking emessi dal questore di Milano, Giuseppe Petronzi, dall’inizio dell’anno fino ad oggi. Si tratta, spiega la questura, di provvedimenti amministrativi a tutela delle vittime di violenza di genere che spesso, ma non solo, si consuma all’interno delle mura domestiche.
Ne esistono di tre tipologie: per violenza domestica, per atti persecutori e per cyberbullismo. Nel primo caso l’ammonimento viene emesso di iniziativa dal questore principalmente sulla base delle annotazioni redatte delle pattuglie della polizia di Stato che intervengono per episodi di lite domestica, anche se la segnalazione può provenire da chiunque, con garanzia di anonimato, come, ad esempio, dal medico di base o dal vicino di casa. Nel secondo caso è necessaria l’istanza di parte ed è alternativa alla querela come nel caso di cyberbullismo. I destinatari di ammonimento non sono solo uomini, non sono solo mariti maltrattanti o ex compagni che non si rassegnano alla fine della relazione ma, in qualche caso, sono anche donne e figli che hanno commesso fatti di violenza nei confronti dei genitori, clienti che perseguitano i professionisti e, addirittura, non mancano i casi di atti persecutori posti in essere da sconosciuti. In relazione a quest’ultima ipotesi, di recente è stato emesso un provvedimento di ammonimento nei confronti di un clochard che invaghito della giovane volontaria che gli aveva offerto il proprio aiuto, ha iniziato, per giorni interi a pedinarla e a interferire sulla vita privata.
L’ammonimento , ricorda ancora la questura, non è un ‘semplice atto amministrativo’; dietro ogni provvedimento notificato c’è un lavoro di squadra. Dietro ogni situazione, ognuna diversa dall’altra, c’è il lavoro di poliziotte e poliziotti dell’ufficio minori e vittime vulnerabili della divisione anticrimine della questura di Milano: hanno un’età compresa tra i 28 e i 50 anni, sono costantemente formati, sono attenti ai dettagli e sono soprattutto empatici. Ogni giorno, selezionano le istanze di parte e le annotazioni redatte dagli agenti delle volanti e degli altri uffici di polizia presenti sul territorio, analizzano tutte quelle situazioni di pericolo concreto e attuale o che potrebbero diventare tali, parlano con le vittime, diventano spesso un loro punto di riferimento, restando però obiettivi e professionali. La notifica dell’ammonimento non è semplicemente la consegna dell’atto notificato ma, soprattutto, un’intimazione rivolta all’ammonito a cessare ogni condotta violenta o persecutoria, con la finalità di interrompere l’escalation di violenza che può portare a conseguenze inevitabili. L’obiettivo è quello di agire efficacemente sui maltrattanti, di bloccare sul nascere le condotte persecutorie, di interrompere il ciclo della violenza, fornendo, altresì, un concreto aiuto ai soggetti maltrattati e stalkerizzati.