NOVARA “Abbiamo ben presente quale sia la portata del problema con le implicazioni che vanno a toccare, tra gli altri, anche un comparto, quello turistico, decisamente importante per l’economia di un’intera zona”.
Così l’assessore regionale piemontese all’ambiente Matteo Marnati a proposito dei livelli delle acque del Lago Maggiore. “Proprio per questo fin dai primi giorni di agosto – sottolinea l’assessore – mi sono attivato chiedendo al ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin la convocazione di un tavolo tecnico di approfondimento sulla gestione dei livelli, che coinvolgendo due regioni – Piemonte e Lombardia – e un altro Stato, la Svizzera, non dipende direttamente dalla Regione Piemonte ma vede appunto un coordinamento del Ministero da cui dipende, anche in termini di vigilanza e controllo dell’operato, il Consorzio del Ticino. Il ministro Pichetto ha già dato la propria disponibilità a convocare un incontro quanto prima”.
BAVENO Il basso livello delle acque del lago Maggiore sta causando una situazione problematica, che ha inevitabilmente conseguenze negative sul comparto del turismo, delle attività economiche legate al lago e sugli spostamenti dei cittadini e delle merci attraverso i traghetti della Navigazione Lago Maggiore.
Al di là di quello che succederà nei prossimi giorni a livello meteo (forse son previste delle piogge che potrebbero mitigare la situazione) rimane evidente come la sperimentazione del Consorzio Ticino (lunga ormai un decennio) sul tema dei livelli del lago vada assolutamente rivista, organizzando un tavolo permanete di confronto che ad oggi non esiste, anche coinvolgendo la parte Svizzera, per far coesistere non solo gli interessi agricoli e industriali ma anche quelli turistici e del trasporto locale nel nostro bacino.
Gli amministratori locali e le forze economiche del territorio non possono essere abbandonati e non ottenere nessun tipo di risposta in merito. Possiamo solo lamentarci di fronte a situazioni problematiche come queste.
C’è la necessità quindi di avere un tavolo reale di confronto con l’autorità di Bacino. E per far questo dovrebbe essere la Regione Piemonte che ha gli strumenti e il ruolo istituzionale, a partire dall’assessore regionale all’ambiente Matteo Marnati e dal consigliere regionale nel nostro territorio Alberto Preioni, a promuovere un lavoro in tal senso.
Ad ora nulla sembra muoversi dalla Regione Piemonte e ci chiediamo il perché.
Alessandro Monti
Sindaco di Baveno