Domenica 12 giugno, dalle 7 alle 23 in contemporanea alle elezioni comunali, gli italiani sono chiamati a esprimersi su cinque diversi quesiti referendari, che chiedono di eliminare โ cinque leggi. Eโ possibile scegliere di votare anche per uno solo dei quesiti. Per votare รจ necessario presentarsi alle urne con un documento d’identitร , la tessera elettorale e con la mascherina.
In generale,ย votare โsรฌโ significherebbe cambiare la legge attuale, mentre votare โnoโ si manterrebbe la legge come รจ adesso. Per essere valido, ogni quesito dovrร raggiungere il quorum: รจ necessario che si rechino alle urne metร degli elettori piรน uno.
Primo quesito: incandidabilitร per i politici condannati
In Italia, chi รจ condannato in via definitiva per alcuni gravi reati penali non puรฒ candidarsi alle elezioni, nรฉ assumere cariche pubbliche e, se รจ giร stato eletto, decade. Coloro che sono eletti in un ente locale, come i sindaci, sono invece automaticamente sospesi dopo una sentenza di condanna di primo grado (quindi non in via definitiva, dato che nel nostro ordinamento sono garantiti tre gradi di giudizio).
Se si ritenesse di cambiarla con ย il โsรฌโ, lโincandidabilitร , l’incompatibilitร e la sospensione dei politici condannati non saranno piรน automatiche ma verranno decise da un giudice caso per caso.
Secondo quesito: limitazione delle misure cautelari
Le misure cautelari sono provvedimenti โ decisi da un giudice โ che limitano la libertร di una persona sotto indagine (quindi non ancora condannata). Alcuni esempi sono la custodia cautelare in carcere e gli arresti domiciliari. Oggi, le misure cautelari possono essere applicate solo in tre casi: se c’รจ pericolo 1) di fuga, 2) di alterazione di prove e 3) di ripetizione del reato (cioรจ se c’รจ il rischio che il reato continui ad essere commesso mentre la persona รจ sotto indagine).
Se si ritenesse di cambiarla con il โsรฌโ, viene eliminata la ripetizione del reato dalle motivazioni per disporre misure cautelari. Rimangono invece invariati il pericolo di fuga e di alterazione delle prove.
La ripetizione del reato รจ infatti la motivazione piรน frequente per disporre una custodia cautelare (circa nel 70 per cento dei casi). Negli ultimi trentโanni, circa 30 mila persone sono state incarcerate e poi giudicate innocenti e ancora oggi un terzo dei detenuti รจ in carcere perchรฉ sottoposto a custodia cautelare.
Terzo quesito: separazione delle carriere nella giustizia
Nel corso della loro vita, i magistrati italiani possono passare piรน volte dal ruolo di pubblici ministeri (cioรจ coloro che si occupano delle indagini insieme alle forze dellโordine e svolgono la parte dellโaccusa) al ruolo di giudici (cioรจ coloro che emettono le sentenze sulla base delle prove raccolte e del contradditorio tra lโaccusa e la difesa).
Se si volesse cambiarla con il โsรฌโ i magistrati dovranno scegliere, allโinizio della loro carriera, se svolgere il ruolo di giudici oppure di pubblici ministeri, per poi mantenere quel ruolo per tutta la vita. Perciรฒ si separerebbero le carriere garantirebbe una maggiore imparzialitร dei giudici, perchรฉ cosรฌ sarebbero slegati per attitudini e approccio dalla funzione punitiva della giustizia che appartiene ai pubblici ministeri
Quarto quesito: valutazione dei magistrati
In Italia, i magistrati vengono valutati ogni quattro anni sulla base di pareri motivati, ma non vincolanti, dagli organi che compongono il Consiglio superiore della magistratura e il Consiglio direttivo della Corte di Cassazione. In questi organi, insieme ai magistrati, ci sono anche avvocati e professori universitari di diritto, ma soltanto i magistrati possono votare nelle valutazioni professionali degli altri magistrati.
Se si volesse cambiare con il โsรฌโ anche avvocati e professori universitari avrebbero il diritto di votare sullโoperato dei magistrati.
Quinto quesito: elezione del Consiglio superiore della magistratura
Il Consiglio superiore della magistratura รจ l’organo di autogoverno della magistratura: ha lo scopo di mantenerla indipendente rispetto agli altri poteri dello Stato e gestisce le assunzioni, i trasferimenti, le promozioni e i provvedimenti disciplinari dei magistrati. ร composto da 24 membri, eletti per un terzo dal Parlamento e per due terzi dai magistrati stessi. Oggi, per candidarsi, รจ necessario presentare almeno 25 firme di altri magistrati a proprio sostegno. Queste firme, oggi, sono quasi sempre fornite col supporto delle varie correnti politiche interne alla magistratura.
Se si volesse cambiare con il โsรฌโ non sarร piรน necessario lโobbligo di trovare queste firme, ma basterร presentare la propria candidatura svincolandosi dallโobbligo di appartenenza a correnti o orientamenti politici.ย
A cura di Laura Giulia D’Orso