RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – Le imprese sanitarie private accreditate, in regioni come la Sicilia, stanno vivendo una fase di forte difficoltà a causa dei tagli ai rimborsi sulle prestazioni.
Il governo locale aveva stanziato 15 milioni di euro per mitigare gli effetti del nuovo tariffario ministeriale, ma l’intervento è stato bloccato dall’esecutivo nazionale, riducendo così l’aumento complessivo delle risorse dal 3,5% previsto dallo Stato all’1,5% per visite e laboratori.
I sindacati dei laboratori privati, tramite il Cimest, hanno presentato un esposto all’Autorità garante della concorrenza, denunciando disparità nella distribuzione delle risorse e possibili conflitti di interesse derivanti dalla concentrazione dei ruoli nelle Asp regionali, che agiscono contemporaneamente come programmatori, erogatori, controllori e pagatori.
Equità e trasparenza: la richiesta di AISI, Associazione Imprese Sanitarie Indipendenti
«Non vogliamo alimentare contrapposizioni tra pubblico e privato», dichiara la presidente di AISI (Associazione Imprese Sanitarie Indipendenti) Karin Saccomanno. «Entrambi i settori sono essenziali per garantire ai cittadini cure tempestive e di qualità. Tuttavia, riscontriamo una disparità significativa: ai privati vengono imposti vincoli rigidi e controlli severi, mentre al pubblico vengono concesse deroghe. Chiediamo regole uniformi e parità di trattamento, senza pregiudicare l’efficienza del sistema».
Il ruolo strategico del privato nella sanità regionale
Il direttore generale di AISI, Giovanni Onesti, sottolinea il contributo dei privati alla riduzione delle liste d’attesa e alla capillarità dei servizi: «Le strutture private accreditate non sono concorrenti del pubblico, ma lo supportano. Ridurre le risorse a disposizione delle imprese sanitarie significa inevitabilmente limitare l’offerta ai cittadini, con ripercussioni sulla qualità dell’assistenza e sulla tempestività delle cure».
Governance indipendente per la corretta distribuzione delle risorse
Per il segretario generale di AISI, Fabio Vivaldi, la chiave per un sistema sanitario sostenibile risiede nella trasparenza e nell’indipendenza degli organismi di controllo: «È necessario istituire strumenti di governance autonomi che assicurino equità nella distribuzione dei fondi e uniformità nei controlli. Non cerchiamo conflitti, ma collaborazione: solo così si può garantire un sistema sanitario equilibrato e realmente al servizio dei cittadini».
Un appello al dialogo e alla collaborazione istituzionale
AISI ribadisce la propria disponibilità al confronto costruttivo con le istituzioni regionali e nazionali. L’obiettivo è creare condizioni di equilibrio tra pubblico e privato, tutelare la qualità dei servizi e garantire che i cittadini possano ricevere cure adeguate, tempestive e sicure su tutto il territorio.
UFFICIO STAMPA AISI – ASSOCIAZIONE IMPRESE SANITARIE INDIPENDENTI