Paullese: accordo strategico per ridisegnare l’intersezione di via Gela a San Donato Milanese

A Palazzo Isimbardi passo in avanti strategico per fluidificare la viabilità attraverso un intervento di de-semaforizzazione

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Traffico più fluido, intersezione più sicura e tutela dell’ambiente. La stretta di mano, martedì 8 maggio, a Palazzo Isimbardi tra la consigliera delegata alle Infrastrutture e Metrotranvie della Città metropolitana di Milano, Daniela Caputo, e l’assessore alle Opere Pubbliche e Mobilità del Comune di san Donato Milanese, Massimiliano Mistretta, sancisce un importante passo in avanti per risolvere una criticità che, da tempo, interessa l’intersezione di via Gela sulla Paullese, attraverso un intervento di de-semaforizzazione.

Una svolta, quella di ieri, attesa da tempo e resa possibile grazie al confronto tra i due enti e al lavoro dell’Area Infrastrutture della Città metropolitana di Milano, che è riuscita a conciliare diverse esigenze in una proposta progettuale capace di convincere il Comune di San Donato e di accoglierne le istanze.

La necessità, infatti, di fluidificare il traffico sull’importante arteria, che oggi crea notevoli disagi a cittadinanza e pendolari, ha dovuto fare i conti con la volontà legittima di tutelare l’ambiente e le zone residenziali esistenti. La soluzione progettuale concordata, quindi riduce l’occupazione delle aree dell’oasi “Levandina” e allontana l’infrastruttura dal quartiere residenziale, rispettando i vincoli esistenti quale parte del Parco regionale agricolo sud Milano, per la tutela delle attività aeroportuali, e come area a rischio di esondazione del fiume Lambro, per la falda acquifera superficiale.

Grande soddisfazione per la consigliera delegata alle Infrastrutture e Metrotranvie Daniela Caputo: “Sono soddisfatta che, nel giro di due incontri, siamo riusciti a superare le criticità esistenti e a concordare un percorso condiviso e comune che riesce a soddisfare le esigenze di tutti gli attori in campo. Ora possiamo dare il via allo studio di fattibilità tecnico-economica, in capo ad una società esterna, e a tutti gli step previsti per arrivare alla realizzazione dell’opera. Vogliamo accompagnare questa fase con un confronto informale con amministratori e amministratrici dei Comuni interessati, per illustrare il progetto e informarli sul percorso intrapreso, in un’ottica di condivisione e partecipazione”.

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