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Ndragheta a Sedriano e in Lombardia: assolto Alfredo Celeste, 13 anni e mezzo a Zambetti

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Questo articolo è stato pubblicato in data Febbraio 8, 2017 e potrebbe contenere informazioni obsolete.

La sentenza  è stata appena letta al Tribunale di Milano

 

MILANO – Il Tribunale di Milano ha condannato l’ex assessore regionale lombardo Domenico Zambetti a 13 anni e mezzo con l’accusa di aver comprato quattromila voti alla ‘ndrangheta per le regionali del 2010.

I giudici hanno inflitto pene fino a 16 anni e mezzo di carcere. Assolto  invece dalle accuse Alfredo Celeste, ex sindaco di Sedriano, il primo Comune del milanese sciolto per mafia. Inflitti 12 anni ad Ambrogio Crespi, fratello di Luigi, l’ex sondaggista di Berlusconi, e 16 anni e mezzo a Eugenio Costantino, referente della cosca Di Grillo-Mancuso

Alfredo Celeste
Alfredo Celeste

Per Zambetti, il pm di Milano Giuseppe D’Amico (nel frattempo promosso procuratore aggiunto a Busto Arsizio) aveva deciso di far cadere l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. I giudici dell’ottava sezione penale di Milano lo hanno invece condannato anche per questo reato. Per l’ex esponente della giunta regionale presieduta da Roberto Formgioni è stata inoltre disposta l’interdizione perpetua dai pubblici uffici oltre che 3 anni di libertà vigilata una volta finita di scontare la sua pena in carcere. Zambetti è stato inoltre condannato a risarcire le istituzioni che si sono costituite parti civili contro di lui: dovrà versare 500 mila alla Regione Lombardia e 200 mila euro al Comune di Milano.

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