Dopo aver “messo in bolla” il Documento di Piano e il Bilancio approvato poco prima di Natale, per Luca Del Gobbo e la sua Giunta il 2024 dovrà essere l’anno in cui cambiare decisamente marcia rispetto al rilancio della Città.
Di questo ne è convinto anche il Primo cittadino che ad onore del vero dall’atto del suo insediamento (luglio 2022) aveva sempre detto “che prima c’era da ricostruire le fondamenta (ossia la macchina comunale)”.
Adesso diversi tasselli del mosaico stanno iniziando ad andare al loro posto, pertanto, il già Sindaco di Magenta nel decennio 2002/2022 può dedicarsi nei prossimi dodici mesi a dare un’impronta più forte e decisa nel processo di sviluppo della Città.
Per poi arrivare dopo la convocazione degli Stati generali fissati per il 20 di gennaio, alla costruzione del ‘suo’ Pgt.
Perchè se il Documento di Piano è tutta farina di Del Gobbo e della sua Giunta (in primis dell’Assessore alla partita Simone Gelli) non è un caso che la svolta si può avere con il nuovo Piano di Governo del Territorio che viene chiamato anche ‘Il Piano del Sindaco’.
Sulla questione Del Gobbo e la sua squadra hanno le idee piuttosto chiare: ‘Altro che cementificatori! come già abbiamo fatto in passato, partiremo dal recupero delle aree degradate e da riqualificare. In questo modo non c’è consumo di suolo e, soprattutto vengono riconsegnati alla Città pezzi importanti per la sua vivibilità e, più ancora, per la sua sicurezza”.
In evidenza nell’agenda del Sindaco l’area ex Novaceta. “Qui la bonifica è già in corso, per il resto la partita è aperta”.
Tradotto il Sindaco in più di una circostanza ha fatto intendere che la prospettiva indicata dalla vecchia Giunta Calati, certamente non basta.
Perchè trattasi di un sito produttivo ricco di potenzialità, senza dimenticare gli aspetti dei servizi per il quartiere e tutta la città.
Nell’agenda del Sindaco ci sono i parcheggi che però saranno ricavati anche all’interno del vecchio scalo merci delle Ferrovie – anche questo progetto di antica memoria poi interrottosi – ma anche il totale rifacimento della piazza Kennedy così da costruire quell’idea di un centro diffuso (già indicato nel vecchio Pgt dell’amministrazione Del Gobbo bis) che parta da Villa Naj Oleari e, di fatto, arrivi sino all’area ex Laminati, ormai, da tempo recuperata e diventata fulcro nevralgico nella zona di via Mazzini/via Milano.
Del Gobbo nel suo mandato, clausole permettendo, ha già più volte ribadito l’idea di riportare libero l’AutoSilos di via Alcide De Gasperi e appena possibile di rivedere tutta la gestione dei parcheggi che di fatto l’Amministrazione Invernizzi ha demandato ad ASM.
Sempre a proposito di parcheggi c’è piazza Mercato dove il progetto attuale ‘cuba’ 350 mila euro. In buona sostanza, ai 250 mila euro che sono arrivati da Regione Lombardia, con l’ormai famoso ‘Emendamento Comazzi’ si sono andati ad aggiungere altri 100 mila euro messi dall’Amministrazione Del Gobbo.
“Perchè l’idea è di fare un discorso più complessivo e completo così che anche in termini di percezione di sicurezza Piazza Mercato venga ad essere un’area pienamente fruita da Magentini e non”.
Per quanto riguarda le aree verdi, beh, qui il lavoro da fare è notevole. Perché notevole è senz’altro il numero di parchi cittadini da gestire.
“La nostra volontà – ha anticipato il Sindaco – è quello di fare in modo che ogni Parco abbia una propria vocazione e, soprattutto, creare (cosa che ad oggi non esiste e che sarebbe un unicum) un parco dedicato alla lettura”.
Il filone di tutto il progetto di città è quello di far tornare Magenta polo attrattivo baricentrico per tutto il territorio.
“In questo ragionamento rientra anche l’idea di riportare il vecchio ‘Business Park’ ai confini con Robecco sul Naviglio ad area produttiva. Non ci interessa – ha sottolineato Del Gobbo – né la logistica, né l’agricolo come destinazione. Non perché siamo dei cementificatori, bensì perché vogliamo cogliere ogni opportunità possibile per rilanciare appieno il nostro territorio”.
Altro doppio grande tema: le aree ex Saffa e ATM. “Sono aree strategiche – ha osservato il Sindaco – di sicuro, non si può risolvere tutto con la bacchetta magica, però, ciò che conta è che con il nuovo anno parta una interlocuzione fruttuosa e costruttiva”.
Perché indubbiamente da qui può passare davvero molto nel “cambio di pelle” di Magenta.
Ultima decisione che il Sindaco difende con orgoglio la destinazione della ‘casa del custode’ di piazza Mercato per un migliore presidio del territorio.
“Sicuramente il fatto di metterla a disposizione dell’associazione carabinieri può essere un modo per migliorare la percezione di sicurezza nella nostra Magenta”.
Per Del Gobbo è un discorso molto più ampio, che non si può certamente esaurire con le telecamere.
“Tutti i cittadini su questo possono fare la loro parte. Dal fenomeno dell’emergenza educativa, al tema delle baby gang. E’ un ragionamento a tutto campo. Io spesso mi chiedo se qualcuno si sia preso la briga di ascoltare i testi della musica che va per la maggiore tra i nostri ragazzi…
E’ una riflessione che faccio ad alta voce per fare capire quanto l’argomento sia delicato e ricco di sfaccettature. Noi come Amministrazione su questo fronte – ha concluso il Sindaco – cercheremo di fare il massimo, imponendo la ‘tolleranza zero’, ma anche chiedendo un patto educativo con la scuola, i formatori, gli stessi genitori.
Poi, certamente starà a noi rendere la città più bella e fruibile, però, come detto la videosorveglianza non può davvero essere l’unica soluzione”.