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Inaugurato il Sacrario ai Caduti di Miren voluto dal Comitato Magentino, ora si pensa alla Cappella Votiva di Magenta

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Il Sacrario dei Caduti nella prima guerra mondiale è stato inaugurato. Mercoledì il comitato per il restauro partito da Magenta ha raggiunto l’abitato di Miren in Slovenia dove si è svolta la cerimonia con le autorità locali. Il comitato, con il cav. Giuseppe Pirulli, il cav, Salvatore Costanzo e altri, si è prodigato nel corso degli ultimi anni per raggiungere questo obiettivo che si è concretizzato ieri.

MAGENTA/MIREN Il Sacrario vuole rendere i dovuti onori a quei ragazzi che persero la vita in guerra. Versava in stato di degrado ed è stato restaurato completamente per volontà del comitato magentino. Ora si pensa di fare qualcosa per Magenta. “Noi del Comitato siamo orgogliosi di avere fatto tutto questo – ha commentato il cav. Pirulli – Adesso stiamo pensando di fare qualcosa anche a Magenta, nella cappella Votiva dedicata ai Caduti. Perché i Caduti non muoiono sul campo di battaglia, muoiono quando vengono dimenticati”.

I complimenti al comitato sono arrivati anche dal Sindaco Luca Del Gobbo. L’evento è stato di grande importanza e anche l’on. Umberto Maerna ha voluto portare i suoi saluti: “Nonostante mi sia impossibile essere presente oggi assieme e con voi, – ha commentato – a causa degli impegni parlamentari che mi trattengono a Roma, desidero ugualmente condividere un breve messaggio a suggello di una giornata così importante. Saluto tutte le autorità civili e tutti i presenti e ringrazio sentitamente il cavalier Salvatore Costanzo e il cavalier Giuseppe Pirulli, che assieme al Comitato per il restauro del monumento hanno PROFUSO passione, tenacia e impegno per molti anni, al fine di ottenere questo importante risultato. Riempie di orgoglio che un apposito comitato di magentini E NON abbia provveduto a restaurare questo luogo, AFFINCHÉ il sacrificio di un’intera generazione non andasse dimenticato. Il Sacrario custodisce i resti di giovani italiani che persero la vita durante il primo conflitto mondiale. Ragazzi che un secolo fa morirono, diedero la vita per l’Italia. Tutto questo può apparire uno sterile esercizio di retorica, ma NON DOBBIAMO MAI DIMENTICARE CHE NON c’è futuro per una Nazione che dimentica il sacrificio di chi l’ha difesa. Oggi SEPPUR non in TERRITORIO ITALIANO, IL sentimento di patriottismo e lo spirito che animava i soldati è ben presente in ogni angolo di questa terra. Al Governo della Nazione, oggi, siede una giovane donna come Giorgia Meloni che è cresciuta nel solco di questi valori: ltalia, bandiera, senso dello Stato, orgoglio per le donne e gli uomini in divisa. Mesi fa ricorderete la compostezza con cui, IL 4 NOVEMBRE SCORSO, la seconda carica dello Stato, IL PRESIDENTE DEL SENATO Ignazio La Russa, rese omaggio aI Caduti AL SACRARIO DI REDIPUGLIA SOTTO UNA PIOGGIA INCESSANTE. Gesti che significano una semplice cosa: RISPETTO per quei valori, quei giovani soldati morti nelle terre di confine o sulle pietraie del Carso. Ai giovani di oggi, i ragazzi del 2023, vorremmo, attraverso questo Sacrario, almeno in parte, OFFRIRE LA TESTIMONIANZA DI UNA PATRIA DIVENTATA ORA GRANDE E CENTRALE IN UNA EUROPA DI PACIFICAZIONE ED OPEROSA COOPERAZIONE TRA LE NAZIONI COME AD ESEMPIO AVVENUTO TRA ITALIA E SLOVENIA NEL COOPERARE FATTIVAMENTE PER IL RESTAURO DEL MONUMENTO OGGETTO DELLA CERIMONIA ODIERNA.
Concludo RINGRAZIANDO TUTTI COLORO CHE HANNO FATTIVAMENTE LAVORATO A TALE OPERA E ricordando una persona che faceva parte del Comitato e oggi non è PIÙ con noi, ma che tutti ricordiamo con deferenza: il professor Piercarlo Cattaneo, orgoglioso del suo essere stato Alpino.
GRAZIE A TUTTI PER L’ATTENZIONE”.

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