“In quel quadro, conservato nella chiesa di San Giorgio a Bernate Ticino, c’è la luce di Caravaggio”. A dirlo è il professor Gérard Maurice Dugay che abbiamo incontrato questa mattina proprio di fronte al dipinto di Simone Peterzano ‘Deposizione di Cristo’. Era con il professor Carmelo Lo Sardo, colui che attribuì la tavola alla mano di Caravaggio durante il restauro del 2013. Questa mattina si è svolta una visita informale alla quale hanno partecipato anche la Sindaca di Bernate Ticino Maria Pia Colombo e il presidente del Rotary Club Magenta Andrea Ranzini.
BERNATE TICINO – Il professor Dugay è un luminare nel campo dell’arte. Un esperto di fama mondiale, professore emerito alla Sorbona di Parigi, che vive tra la Francia, Le Bahamas e l’Italia. “Il dipinto di Peterzano, a detta degli esperti, venne realizzato nel 1585 – racconta – La madre di Caravaggio firmò un contratto davanti a notaio per la formazione del figlio. Contratto della durata di almeno quattro anni. E’ dunque documentato che il Caravaggio, tra il 1584 e il 1588 si trovava nella bottega di Peterzano”. Nel 1584 Caravaggio era un ragazzo di 14 anni che stava imparando il mestiere mostrando tutto il suo talento. In quel periodo, conferma il professore, partecipò sicuramente alla lavorazione del quadro. “La prima volta che lo vidi – continua – rimasi colpito e dissi subito che, in quel quadro, c’era la luce di Caravaggio. Nessuno può contestare che quell’angelo che illumina il dipinto, appartiene ad una mano diversa. Che, a nostro avviso, è appunto quella del Caravaggio”. Di quell’epoca si sa ben poco di Caravaggio. Una volta terminato il contratto di lavoro nella bottega di Peterzano, probabilmente, vi rimase ancora del tempo. Per poi approdare a Milano nel 1592.
“Rimango stupito nel vedere come ci sia così poco interesse per questo quadro in Italia – continua – Eppure resta l’unica testimonianza del giovane Caravaggio. Spero che in un prossimo futuro, magari con l’aiuto di Dio, si riesca a rintracciare qualche documento che sostenga queste nostre teorie”. Per il professor Lo Sardo un’emozione sentire dal professor Dugay la conferma della presenza del Caravaggio nel dipinto conservato a Bernate Ticino. “Siamo onorati di avere tra noi il massimo esperto della figura di Caravaggio – ha commentato Ranzini, presidente del Rotary Club Magenta – Nel nostro territorio abbiamo un patrimonio artistico immenso che dobbiamo valorizzare”.