Un artista che ha segnato emozioni e vita
Quando muore un cantante, non scompare soltanto una voce: se ne va una parte delle nostre emozioni, dei ricordi che hanno accompagnato momenti di vita. Sandro Giacobbe è stato questo per molti: un artista capace di trasformare la timidezza, l’amore e le scoperte in musica, ma anche una persona semplice e sincera.
La forza della musica
Le sue canzoni hanno dato speranza e coraggio. “Posso ancora volare” non è stata tra le più celebri del suo repertorio, ma ha rappresentato per chi l’ha ascoltata un inno alla resilienza. In ospedale, tra la vita e la morte, quelle parole hanno acceso la voglia di ripartire, di salire di corsa le scale, di tornare a vivere.
L’uomo dietro l’artista
Giacobbe non era solo un cantante: era un ragazzo di Genova rimasto semplice, legato alla focaccia e alla farinata, sempre disponibile e gentile. Rispondeva ai messaggi con naturalezza, senza mai far pesare la sua notorietà. Era capace di insegnare con pochi gesti e parole, lasciando insegnamenti profondi.
Una carriera vissuta con umiltà
Ha giocato nella Nazionale Cantanti, ha portato in musica la sensibilità dei ragazzi del nord, ha vissuto la sua carriera con serenità e senza forzature. Sempre sorridente, sincero, mai costruito per piacere. Un uomo che ha saputo restare autentico.
L’eredità
La sua scomparsa lascia un vuoto, ma anche un dolce ricordo. Non è morto solo un artista, ma una persona che ha saputo unire umanità ed empatia. È questo connubio che trasforma i cantanti in miti della memoria: perché non hanno soltanto fatto la storia della musica, ma hanno inciso nella nostra memoria personale.
A cura di Max Moletti




















