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Esplosione e incendio di Milano, coinvolta una ditta di Arluno

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MILANO ARLUNO Potrebbe passare da a carico di ignoti a noti il fascicolo per disastro colposo e lesioni colpose sul vasto incendio divampato ieri intorno a mezzogiorno in zona Porta Romana a Milano.

La Procura di Milano sta valutando l’iscrizione nel registro degli indagati del legale rappresentante e di altri responsabili della Zanaria, l’azienda di autotrasporto con sede in provincia di Novara proprietaria del furgone Iveco su cui erano trasportate alcune della dozzina di bombole d’ossigeno, poi esplose, destinate a una Rsa della zona. Un servizio svolto per conto di una ditta con sede ad Arluno (MIlano). L’iscrizione come da prassi nei reati colposi servira’ per svolgere tutti gli accertamenti in materia di rispetto delle normative di sicurezza. In particolare, gli approfondimenti dei Carabinieri e del nucleo antincendio dei Vigili del fuoco, coordinati dall’aggiunto Tiziana Siciliano e dal pm Luca Gaglio, dovranno verificare il rispetto delle condizioni sul trasporto di materiali speciali, come l’ossigeno. Dal primo sopralluogo non risulterebbe, tra l’altro, che il mezzo guidato dall’autista di 53 anni fosse dotato di estintore. Un aspetto che sarebbe confermato dal tentativo dell’uomo di spegnere il principio d’incendio con le mani e piedi riportando poi delle ustioni. L’altra persona ferita in modo lieve e’ stata una suora di 89 dell’istituto paritario di via Vasari che e’ caduta a terra in seguito all’onda d’urto dello scoppio.

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