RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – “Egregio Direttore, desidero condividere una riflessione nata quasi per caso: questa settimana non ho giocato al SuperEnalotto… e, paradossalmente, ho “vinto” dieci euro.
È la stessa somma che avrei speso per alimentare un sogno destinato a durare appena cinque minuti, quando un tempo bastava una schedina tra le dita per fantasticare un’intera settimana.
Ricordo bene quei momenti: cene immaginate, automobili desiderate, viaggi sognati. Nelle officine, negli uffici, nei bar dei lavoratori, perfino sui banchi di scuola, la vincita diventava un modo per evadere dalla realtà. Il gioco era bello proprio perché durava poco, ma alla fine si era sempre in passivo, proprio come spesso accade con le grandi speranze della vita.
Poi arrivava il “grande colpo”, discusso nel bar dello sport: chi avrebbe portato via la “bionda del paese”, chi sarebbe diventato ricco dall’oggi al domani. In realtà, la maggior parte di noi contribuiva soltanto ad alzare un jackpot che sarebbe stato diviso malissimo, mentre ci si accontentava di piccoli premi che non coprivano neppure le spese.
I giochi istantanei e il SuperEnalotto sono il riflesso perfetto di questa società moderna: frenetica, impaziente, sempre più povera di sogni e ridotta a una semplice “grattata”.
Lo stesso accade nel mondo dei social. Perché pubblichiamo video e foto? Forse, per non parlare da soli. La tecnologia ha dato voce a chiunque, rivalutando anche i “pazzi” del nostro tempo, quelli che un tempo si credevano Napoleone e oggi si credono influencer.
Nel mio piccolo, posso dire di essere stato contattato più volte grazie ai miei video e alle mie foto, soprattutto su Instagram. Non sarà qualità, ma quantità sì. E conosco bene quanto lavoro, soldi e fortuna servano per ottenere grandi numeri. Per noi attori e caratteristi, serve più di un’agenzia: non esistono filtri.
Ci sono tre aspetti positivi: non ci sono intermediari, si può essere contattati da persone che altrimenti non ci avrebbero mai conosciuto e non occorre dividere nulla.
Ma c’è anche il lato oscuro: fenomeni che pretendono senza pagare, gente che insulta o ostenta, creando terreno fertile per chi vive di invidia o per i ladri di case. Tutto ciò alimenta il gigantesco sistema economico del web e dei social.
“Gioca con responsabilità”, ci dicono. Ma la verità è che ci si irrita se non si vince subito. “Usa i social con moderazione.” Oggi è quasi impossibile, perché molti credono più alle proprie potenzialità virtuali che a quelle reali, inseguendo una vita immaginaria che supera la vita vera, sperando nel “grande colpo” o fingendo di averlo già fatto. In fondo, non è cambiato nulla: si sogna meno, e si raccontano più balle.
Balle virtuali”.
Massimo Moletti





















