Un pensiero all’ambiente, uno agli altri ma anche uno agli operatori ecologici: ecco come una lezione diventa un gioco ed ecco perché sei bambini di nove anni hanno dato una lezione ai più grandi.
“Insieme abbiamo iniziato a raccogliere tutte le bombolette: erano tantissime e dopo ore siamo riusciti a prenderle tutte. Alla fine ero super contento di aver aiutato l’ambiente”, racconta Nicolò con soddisfazione.
Al termine del festoso pomeriggio di Carnevale, lui e altri cinque bambini hanno svolto un compito non richiesto ma tanto apprezzato: hanno guardando piazza Liberazione e, avuto il consenso dei genitori, non hanno esitato a mettere in pratica ciò che avevano imparato a scuola. Il risultato è stato una perfetta raccolta differenziata, maggiore sicurezza in piazza per le persone fragili, senza dimenticare il divertimento di stare insieme e correre all’aria aperta.
Educazione civica? Sì, grazie. Ma a che cosa serve se si studia soltanto e resta una bella teoria e non si mette in pratica? “Guardando la piazza abbiamo pensato di raccogliere delle bombolette spray di schiuma e di stelle filanti, ci è venuto in mente perché le persone possono inciampare”, spiega Diletta. E sul recinto delle fioriere il gruppo di amici ha poi disposto un centinaio di contenitori da una parte e tappi di plastica dall’altra.
Come Nicolò e Diletta, anche Lamar, Martina, Devis e Kimberly: hanno nove anni e sono compagni di classe alla scuola primaria “Santa Caterina”. “Abbiamo pulito l’ambiente perché ci sono persone anziane che possono cadere inciampando nei gomitoli di stelle filanti che nascondono le bombolette o genitori con il passeggino con le ruote piccole – puntualizza Martina che aggiunge: – Credo che abbiamo fatto un lavoro molto bello e gentile”.
Dello stesso parere è l’amica Lamar, con un pensiero rivolto pure agli operatori ecologici che vede spesso in piazza nei percorsi a piedi da casa a scuola: “Abbiamo raccolto le bombolette vuote per pulire la piazza così nessuno si può far male e gli addetti alle pulizie fanno meno fatica”. “Bello divertirsi e giocare, ma bisogna anche aiutare gli altri, come abbiamo fatto noi”, conclude Devis.
Ma dai piccoli arriva anche una tiratina d’orecchie ai più grandi: “Secondo me festeggiare il Carnevale è molto divertente, però non deve essere un giorno per sporcare le piazze di tutta la città. Spero che quello che abbiamo fatto cioè ripulire un po’ la piazza sia di esempio agli adolescenti perché non sporchino più le piazze e tutti gli altri posti” è la riflessione di Kimberly. Che sintetizza il pensiero di tutti nel trovare talvolta fuori dalla propria abitazione o accanto alle macchine rifiuti e sporcizia come ad esempio bottiglie abbandonate, cartacce, …
Una lezione per tutti, quindi, grandi e piccoli. Grazie bambini!