Varese: sequestrati oltre 300mila euro a ‘boss’ della droga.

Lo chiamavano 'Grande capo' e si vantava di avere alle sue dipendenze 67 affiliati: arrestato lo scorso mese di giugno, la polizia di Varese ha provveduto anche a sequestrare il suo patrimonio

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Dalle indagini è emerso che sui conti dei prestanome venivano registrati afflussi di denaro anomali, proprio in data antecedente alle acquisizioni di beni immobili o mobili registrati, consistenti in somme di denaro contante o bonifici da parte di familiari o terzi, senza una plausibile causale, che venivano utilizzati all’atto del perfezionamento delle compravendite.

Considerato il buon andamento degli affari, recentemente era stato acquistato anche un capannone intestato ai genitori, destinato a supportare logisticamente l’attività illecita dei figli, locale idoneo per la gestione ed il deposito dei beni del gruppo.

Nel computo dei beni sequestrati, oltre al suddetto capannone, figurano anche 2 ulteriori unità immobiliari, 4 rapporti bancari/finanziari e 1 autovettura.

L’intero patrimonio, in attesa della quantificazione da parte dell’amministratore giudiziario, al momento ha una stima approssimativa di oltre 300mila euro.

La Polizia di Stato di Varese, attraverso investigatori della Divisione Anticrimine, ha eseguito un provvedimento di sequestro emesso dal Tribunale di Milano – Sezione Autonoma Misure di Prevenzione, su proposta formulata congiuntamente dal questore Carlo Mazza e dal procuratore della Repubblica di Varese, nei confronti di un cittadino albanese, regolarmente residente nell’hinterland del capoluogo, ritenuto responsabile di radicata attività di spaccio di sostanze stupefacenti.

L’uomo, infatti, già colpito da numerose condanne per spaccio di stupefacenti era stato arrestato nel giugno scorso dalla Squadra Mobile in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare emessa dall’Autorità Giudiziaria di Varese.

Specializzato nello smercio di cocaina e hashish era il leader indiscusso di un’organizzazione criminale in grado rifornire il mercato di spaccio della provincia di Varese, altre province lombarde, arrivando fino all’Emilia

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