Con la sua partita iva rappresentava 1385 soggetti economici esteri. Per questo motivo, la guardia di finanza del comando provinciale di Varese è intervenuta chiudendola. L’analisi delle partite Iva, di origine cinese e operanti nel settore dell’e-commerce hanno fin da subito insospettito i finanzieri.
Sono emersi numerosi indici di rischio: l’elevato numero di soggetti rappresentati; la recente costituzione del rappresentante fiscale; la presentazione della dichiarazione dei redditi indicante un volume dei ricavi irrisorio; l’assenza di pagamento di tributi e assenza di qualsiasi bene o contratto intestato nonché precedenti di polizia in capo al soggetto rappresentante in quanto arrestato per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.
Evidenziata la totale inesistenza e inadeguatezza del soggetto a poter rappresentare così tante partite iva, è stata chiesta e ottenuta la cessazione della partita iva da parte della Direzione Provinciale dell’Agenzia delle Entrate competente.