Un Paese non più nel pallone. A cura di Max Moletti

C'è un'Italia vincente che gioca a tennis e un pallone che sembra essersi sgonfiato. Da un lato la terza Coppa Davis di fila conquistata, dall'altro l'Italia di Gattuso che rischia l'eliminazione dai Mondiali per la terza volta consecutiva

Faccia da TV e un futuro da riscrivere. A cura di Max Moletti

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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – “Egregio Direttore, siamo ancora un Paese nel pallone? Viviamo davvero solo di calcio? La risposta è sempre meno scontata. Oggi l’Italia vince altrove: nel tennis, nella pallavolo, negli sport invernali. I cosiddetti “sport minori” non sono più tali: sono diventati discipline nazionali, capaci di conquistare spazio sulle grandi TV generaliste e persino sulle emittenti locali.

⚽ Il calcio, un gigante stanco
Il pallone italiano somiglia a chi vive di immagine riflessa, senza sostanza. Le scuole calcio sono sempre più costose e sempre più vuote. Gli stadi, spesso, non sono luoghi di tifo ma di consumo, di litigi e di esibizionismo. La nazionale non ferma più il Paese, e i derby riempiono San Siro più per “fare un giro” che per sostenere i colori.

Le TV a pagamento hanno vissuto la loro fortuna, trasformando i bar in remake degli anni ’50. Ma oggi i bar non vogliono più svenarsi per ospitare clienti che non consumano, ma urlano contro l’arbitro. E quando le pay-TV faranno i conti, addio stipendi d’oro: dalla Serie B in giù, il calcio è già un’agonia finanziaria.

🎾 I nuovi protagonisti
Mentre il calcio arranca, altri sport brillano. I ragazzi del tennis hanno dato il massimo e conquistato tutto. La pallavolo continua a regalare emozioni. E presto arriveranno le Olimpiadi invernali, dove l’Italia può contare su molti talenti. È la dimostrazione che il Paese è cambiato, e spesso in meglio.

🌍 Un’Italia moderna
Siamo più cosmopoliti, più aperti, più moderni. Ma tre settori restano indietro: la politica, la televisione e alcuni territori che non hanno ancora compreso il cambio di passo. Questa è un’opportunità da cogliere al volo, come un rovescio vincente, per portare sempre più modernità a un Paese che vuole correre e aprirsi.

🇮🇹 Due Italie
Il rischio è la divisione: da un lato un’Italia moderna e vincente, dall’altro un’Italia costosa, perdente e litigiosa. Ma il futuro è chiaro: un’Italia che vince senza urlare, senza lamentarsi, senza offendere. Un esempio che prima o poi obbligherà anche la parte più restia del Paese a cambiare.

In un Paese che è nel pallone, ma dove il pallone non ha più il Paese. Massimo Moletti – Cerano (NO)

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